RAIZ, IL SILENZIO SOCIAL DOPO LA MORTE DELLA MOGLIE

Raiz, alias Gennaro Raziel Della Volpe, sarà ospite questo pomeriggio a “Verissimo” per la prima volta per raccontarsi a cuore aperto e affrontare il doloroso periodo che sta vivendo negli ultimi tempi ma anche per fare un primo bilancio della sua carriera non solo nel mondo della musica ma pure sul grande e piccolo schermo come attore: infatti la storica voce del complesso partenopeo dub-reggae degli Almamegretta si racconterà non solo come artista ma anche come padre (ha una figlia, Lea) e soprattutto come marito dal momento che Raiz purtroppo ha perso recentemente la moglie, Daniela Shualy (di cui parliamo peraltro quest’oggi in un altro articolo), dopo una battaglia contro il cancro.



In attesa di scoprire cosa racconterà Raiz a Silvia Toffanin questo pomeriggio negli studi del talk show di Canale 5 possiamo fare un piccolo passo indietro: il vocalist degli Almamegretta, e negli ultimi tempi apprezzato pure come interprete nella serie Rai dei record “Mare Fuori”, aveva lasciato per un certo periodo i propri canali social. La scomparsa della moglie Daniela, donna di origini ebraico-ungheresi con cui aveva condiviso un percorso di vita di oltre 13 anni, aveva portato l’artista napoletano a stare lontano dai propri profili prima di postare a sorpresa una foto in spiaggia assieme alla figlia, Lea: “Alla vita di mia figlia e di tutti i figli di mamma. Dio mio, che non finiscano mai la sabbia e il mare, il fruscio dell’acqua, il fulmine del cielo, la preghiera dell’umanità”.



RAIZ E LA FIGLIA LEA: “LA CRESCERO’ ALLA LUCE DELL’ESEMPIO DI…”

Infatti, a corredo di questa sorta di post-preghiera, Raiz aveva allegato la foto di una bimba in costume da bagno e di spalle, mentre cammina sul bagnasciuga: quasi a voler ricordare, dopo il dolore provato per aver perso la sua Daniela Shualy, lo scorso 31 marzo, che c’è ancora una prospettiva di speranza ovvero il frutto del loro amore che la moglie gli ha lasciato. Non a caso, all’indomani della morte della donna, Raiz aveva scritto che lei gli lasciava “una figlia che cercherò di crescere alla luce del suo esempio”: va anche ricordato che l’importanza di Daniela nella sua vita non risiedeva solo nell’aspetto affettivo e nell’aver avuto una figlia insieme, ma pure nel percorso di conversione che proprio lei aveva innescato nel 57enne.



L’unione tra Raiz e Daniela aveva segnato pure la conversione all’ebraismo del cantante: una scelta che tuttavia era dovuta anche alle radici ebraiche dello stesso cantante degli Almamegretta che, in alcune circostanze, aveva ricordato che “alcuni miei avi lo sono, ma non ho avuto bisogno di fare lunghe ricerche (…) Poi la contaminazione con la musica reggae e il misticismo giamaicano, per cui ho avuto una certa attrazione, hanno fatto il resto”. E citando la Bibbia, segnatamente i “Proverbi”, Raiz aveva ringraziato coloro che erano passati a dare l’ultimo saluto alla compagna: “Una donna di valore, chi la troverà? Il suo valore è superiore a quello delle perle” (Proverbi, 31:10). Questi sono i versi che mi hanno suggerito l’inizio di ‘Fa ammore cu’mme’). Quella donna ho avuto la fortuna di trovarla sebbene nella tragedia ringrazio il Cielo per aver avuto l’onore di condividere con lei tredici anni di vita. Grazie a voi che siete venuti ieri a salutarla”.