Durante il Ramadan, la preghiera (Salaf) è recitata cinque volte al giorno: all’alba, a mezzogiorno, nel pomeriggio, al tramonto e alla sera. Si prega rivolgendosi sempre in direzione della città di La Mecca, lavandosi mani e braccia sino ai gomiti, i piedi, bagnandosi la testa e sciacquandosi la bocca. Vi è anche la possibilità di pregare in altri momenti della giornata nella propria lingua: questo tipo di preghiera è denominato du’ah.
Esistono anche delle frasi tipiche per augurare buon Ramadan: nell’Islam, l’espressione “Eid Mubarak” equivale al nostro “buona festa”. L’Eid è un giorno di gioia, nel quale, spiega “Virgilio”, “si rende grazie ad Allah per aver concluso il digiuno, e per la partecipazione ai doni e alle grazie promesse (a patto di aver rispettato con fede il suo comandamento). Dopo questa preghiera, i musulmani si augurano l’un l’altro ‘Eid Mubarak’. Invece, il primo giorno del mese di Shawwāl, dopo la fine del Ramadan, si celebra l’Eid-ul-fitr (festa di fine digiuno). (aggiornamento di Alessandro Nidi)
RAMADAN 2022: COSA DICE IL CORANO
Oggi sabato 2 aprile comincia il Ramadan, che nel calendario islamico 1443 corrisponde ad uno dei dodici mesi che compongono l’anno. Questo è quello dedicato al digiuno, che è uno dei cinque precetti fondamentali dell’Islam a cui sono chiamati tutti i fedeli. Fanno eccezione le persone che sono gravemente malate, anziani, diabetici, donne incinte, allattamento o se invece hanno il ciclo mestruale. In questo periodo, dunque, i fedeli sono chiamati a non bere e a non mangiare. Si tratta di attività che sono concesse solo prima del sorgere del sole e dopo il tramonto.
Il Corano infatti afferma: “Mangiate e bevete finché, all’alba, possiate distinguere il filo bianco dal filo nero; quindi digiunate fino a sera”. Oltre al digiuno, i fedeli durante il Ramadan devono rispettare l’astinenza sessuale, dal fumo, ma anche dai peccati di parola. Quindi, non si può insultare, calunniare, bestemmiare o dire bugie, ma non bisogna neppure rendersi responsabili di azioni violente. Invece, devono recitare preghiere, compiere azioni di beneficenza e attenersi ad una ferrea autodisciplina.
RAMADAN, QUANTO DURA E IL SUO SIGNIFICATO
Il Ramadan dura 30 giorni e cade in un periodo sempre diverso dell’anno, in quanto il calendario islamico si basa sulle fasi lunari. Dunque, quest’anno il Ramadan comincia il 2 aprile e termina il 2 maggio con la festa dell’interruzione in cui le comunità islamiche si aprono alle città. Perché il mese di Ramadan è importante per i musulmani? In questo mese è avvenuto l’inizio della rivelazione coranica del profeta. Dunque, sono previste preghiere aggiuntive la sera dopo l’ultima delle cinque preghiere quotidiane. Invece il digiuno serve ad approfondire la relazione del credente con il Creatore.
Per i musulmani, dunque, è un periodo di intensa e stretta relazione con Dio. A maggior ragione in un periodo di insicurezze e tensioni. Il Ramadan, che coinvolge in tutto il mondo oltre un miliardo e mezzo di fedeli, è anche un mese di incontri tra familiari e amici, ritrovi conviviali e cene. Ma è anche l’occasione per riflettere sulla condizione delle decine di migliaia di musulmani in difficoltà in diverse zone del mondo, come quelli afflitti dai conflitti armati.