Solamente i pellegrini immuni al covid saranno ammessi alla Mecca per il consueto pellegrinaggio durante il Ramadan. A comunicarlo è stato il ministero Haji e Umrah, che come riportato da France24.com ha fatto appunto sapere che solamente coloro che avranno ricevuto la prima e la seconda dose di vaccino anti coronavirus (appunto, gli immunizzati), saranno ammessi in Arabia Saudita, compresi anche coloro che hanno ricevuto una sola dose di vaccino almeno 14 giorni prima il pellegrinaggio, e infine, quelli che hanno fatto il covid ma che sono ovviamente guariti.



Una decisione comprensibile quindi quella dell’organo musulmano, per evitare che la Grande Moschea nella città santa della Mecca si trasformi in un enorme focolaio che possa diffondere il virus in maniera incontrollata. Del resto il pellegrinaggio viene condiviso ogni anno da milioni di fedeli e in tempo di covid sono assolutamente vietati assembramenti, soprattutto se di portata gigantesca come appunto quello musulmano. Il protocollo, fa sapere ancora il ministero, si applica anche all’ingresso nella Moschea del Profeta della città di Medina, mentre non è ben chiaro fino a quando durerà.



SOLO PELLEGRINI IMMUNI ALLA MECCA: L’ANNO SCORSO RECORD NEGATIVO DI 10.000 FEDELI

E’ certo invece che si aprirà alla fine di questo mese, quando scatterà il Ramadan, e la decisione è stata presa alla luce anche dell’aumento di contagi di covid nell’ultimo periodo in Arabia Saudita, che da quando è scoppiata la pandemia ha registrato 393mila contagi e 6.700 morti, numeri senza dubbio positivi se paragonati ad esempio a quelli dell’Italia (dove i morti sono più di 110mila). Al momento sono stati somministrati nel Regno più di 5 milioni di vaccini anti covid e ciò significa che ne mancano ancora diversi milioni per raggiungere l’immunità di gregge, tenendo conto che il Paese conta un totale di 34 milioni di abitanti. L’anno scorso il pellegrinaggio della Mecca aveva visto solamente 10.000 persone, tutte residenti nell’Arabia Saudita, un dato bassissimo (nel 2019 erano stati 2.5 milioni i fedeli), per via delle restrizioni anti covid. Il re Salman non era stato però soddisfatto ed aveva deciso di sostituire il ministro dell’Haji, Mohammad Bented, con Essam bin Saeed, l’attuale titolare del dicastero.

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