“L’Occidente si sta suicidando”

Federico Rampini nel corso di un lungo intervento durante il Festival delle Corrispondenze ha parlato del suicidio che l’occidente ha deciso di compiere. “Se un attacco nel cuore dell’Europa, cioè la guerra in Ucraina, ci ha colto così impreparati”, ha sottolineato, “è perché noi eravamo impegnati nella nostra autodistruzione. Il disarmo strategico dell’Occidente era stato preceduto per anni da un disarmo culturale”.



Infatti, spiega Rampini, “l’ideologia dominante, quella che le élite diffondono ci impone di demolire ogni autostima, colpevolizzarci, flagellarci. Secondo questa dittatura ideologica, noi occidentali non abbiamo più valori da proporre al mondo e alle nuove generazioni, ma solo dei crimini da espiare. Questo è il suicidio occidentale”, del quale l’aggressione di Putin all’Ucraina è un una chiara conseguenza. “Gli autocrati delle nuove potenze imperiali sanno che ci sabotiamo da soli”, spiega Rampini, fatto che peraltro “sta già accadendo in America” seppur “il contagio dell’Europa è già cominciato. Nelle università americane domina una censura feroce contro chi non aderisce al pensiero politicamente corretto. Si allunga la lista di personalità silenziate, cacciate e licenziate. Solo le minoranze etniche e sessuali hanno diritti da far valere e nessun dovere”.



Rampini: “I giovani schiavizzati dai social sono manipolati dai miliardari”

“L’ambientalismo estremo“, accusa ancora Rampini, è una “religione neopagana [che] demonizza il progresso economico e tecnologico e predica un futuro di sacrifici dolorosi oppure l’apocalisse imminente, la fine del mondo. I giovani schiavizzati dai social sono manipolati dai miliardari del capitalismo digitale”, mentre “l’establishment radical chic si purifica con la catarsi del politicamente corretto, il modo per cancellare le proprie responsabilità”.



Wall Street e le Big Tech, sottolinea Rampini, hanno pianificato “una globalizzazione che ha sventrato la classe operaia e impoverito il ceto medio, ha creato eserciti di decaduti. Ora quel mondo impunito si allea con le élite intellettuali, abbracciando la crociata per le minoranze e per l’ambiente. La questione sociale viene cancellata. C’è solo un pianeta da salvare e un mosaico di identità etniche o sessuali da eccitare perché rivendichino risarcimento”. Questo, secondo Rampini “è il Vangelo delle multinazionali. Le frange radicali non hanno bisogno di un consenso di massa, hanno imparato a sedurre l’establishment, a fare incetta di cattedre universitarie, a occupare i media. Possono imporre dall’alto un nuovo sistema di valori. La maggioranza di noi, di voi, subisce quello che sta accadendo. Non abbiamo acconsentito a questo suicidio”.

L’intervento integrale di Federico Rampini