Volano insulti a L’Aria che tira, su La7, tra Federico Rampini e Angelo D’Orsi durante il dibattito sulla guerra in Ucraina. La tensione tra i due si è alzata dopo l’intervento del giornalista del Corriere della Sera, a cui lo storico ha risposto con amarezza: “Mi dispiace che abbia assunto in maniera totale il punto di vista Nato, quindi tutte le colpe sono della Russia. Stiamo andando verso una terza guerra mondiale, in totale indifferenza. Spiace che un commentatore autorevole come lui spinga per la guerra, ma la storia non ci assolverà se non fermiamo questo massacro”.



Angelo D’Orsi ha quindi lanciato una sorta di appello alla categoria dei giornalisti: “Gli intellettuali, e i giornalisti credo che lo siano, dovrebbero avere lo scopo di fermare la guerra. La pace vale più di qualsiasi altra cosa. Lo dico a Rampini, che stimo, e a tutti coloro che fanno questo lavoro”. Poi lo storico ha duramente attaccato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: “Sta mandando il suo popolo al massacro, non dobbiamo esserne complici e non tutte le colpe sono di Putin”.



Rampini vs D’Orsi: “Arrogante, tratta ucraini come idioti”

Federico Rampini ha prima risposto sull’invio di armi: “Quest’idea che stiamo armando fino ai denti gli ucraini per una guerra a oltranza è una favola, stiamo dando loro pochissime armi. Se dessimo armi difensive, non ci sarebbe la pioggia di missili. Piovono perché non hanno una antiaerea sufficiente per intercettarli”. Il giornalista ha quindi rilanciato provocatoriamente: “Noi italiani stiamo armando Putin, stiamo dalla sua parte economicamente, perché strapaghiamo il gas”.

Poi la stoccata diretta ad Angelo D’Orsi: “Io non capisco con quale arroganza un accademico italiano si permette di dire che gli ucraini vanno a morire perché sono manipolati da un leader, li tratta come idioti, imbecilli che sacrificano la vita perché qualcuno dall’alto fa un lavaggio del cervello. L’eroica resistenza del popolo ucraino, che ha sorpreso tutti, non sarebbe possibile senza una volontà”. Quindi, lo ha accusato di “snobismo intellettuale” secondo il quale “i popoli sono fatti di bifolchi ignoranti mandati al massacro dai leader. Ma naturalmente dietro c’è la Nato, l’America…”.



La lite tra Angelo D’Orsi e Federico Rampini a L’Aria che tira

Ho sentito solo l’accusa dell’arroganza”, la contro-replica di Angelo D’Orsi, che ha risposto con gli stessi toni duri. “Uso la stessa arroganza che un giornalista esperto di tutto e quindi di niente si permette di…”. A questo punto Federico Rampini lo ha subito interrotto ed è scoppiata ufficialmente la lite: “Questi sono insulti gratuiti. Non sono esperto di tutto e di niente, ho studiato l’America e la Cina negli ultimi 25 anni. Ci dica lei di cosa è esperto. Quando uno non ha argomenti insulta”.

Ma lo storico ha tirato dritto per la sua strada dopo che il conduttore di L’Aria che tira ha riportato la calma: “Lei sta interpretando risposta di popolo. C’è una guerra combattuta da esercito in cui sono coinvolti i civili, come in tutte le guerre. Questa idea della resistenza di popolo è un’invenzione ideologica. Oltretutto ci sarebbe da eccepire sul concetto di nazione Ucraina, perché è largamente inventata. C’è sempre stata una divisione”. In questo caso il giornalista è rimasto in silenzio, rinunciando a rispondere.