Torna sul palco di Sanremo 2020 Rancore per la penultima serata di questo festival. Prima di esibirsi, il cantante ha rilasciato un’intervista a Fanpage, svelando che la canzone portata al festival era pensata non per la kermesse. “Il pezzo viene da uno studio. – racconta il rapper – Il mondo che ci circonda nasconde grandi misteri. Scrivere significa aprire queste matrioske e scoprire cosa nasconde il mondo. Ogni frase che scrivo nasconde più significati, ognuno può leggerci qualcosa di diverso” aggiunge. Poi spiega ancora che la canzone “È nata da una visione, immaginando questa mela che si stacca e ripercorre tutta l’umanità. Sono diventato un detective del tempo, cercando i posti in cui questa mela è andata, dalla testa di Newton alle mele piene di cianuro, alla mela di Magritte fino ad arrivare a oggi.” (Aggiornamento di Anna Montesano)



RANCORE A SANREMO 2020

Abbinare il sostantivo “rivelazione” al nome del rapper Rancore parrebbe quasi un insulto per il giovane Tarek Lurcich (così è registrato all’anagrafe). D’altro canto, in tempi non troppo sospetti e con l’etichetta di carneade (allora sì) appiccicata sulla fronte, il cantante aveva già calcato il prestigioso palco del teatro “Ariston” di Sanremo: era il 2019, di fatto la scorsa edizione, e duettò con Daniele Silvestri nel brano “Argentovivo”, entrando in scena quasi a sorpresa nella porzione finale del brano e regalando ulteriore brio a un brano che già di suo era riuscito nell’impresa (sempre piuttosto ardua, quando si parla di Festival della canzone italiana) di mettere d’accordo praticamente tutti: critici musicali, giornalisti, addetti ai lavori, pubblico televisivo e social. Quest’anno ha deciso di riprovarci, di regalarsi una nuova emozione a Sanremo e, perché no, coltivare ambizioni perlomeno di podio. Per ora, il traguardo sembra lontano (la sua “Eden” è ventiduesima, di fatto terz’ultima, nella classifica generale parziale), ma si sa che a Sanremo non esistono gerarchie predefinite e ogni graduatoria è soggetta a variazioni improvvise (chiedere a Ultimo per ulteriori dettagli…).



RANCORE SANREMO PARI E PATTA CON GABBANI…

Una piccola, momentanea rivincita a tal proposito Rancore se l’è presa, con ampio merito, nella serata di ieri, quella dedicata alle cover, quando ha scelto di gareggiare in duetto con “La Rappresentante di Lista” e Dardust, alias Dario Faini, autore di numerosi brani di successo, fra cui “Soldi” di Mahmood e “Riccione” dei “The Giornalisti”, gruppo scioltosi nei mesi scorsi. Il singolo proposto, “Luce” di Elisa, rappresentava, sulla carta, una scelta ad elevato coefficiente di difficoltà, anche e soprattutto per la popolarità della sua interprete, che nel 2001 trionfò proprio al Festival di Sanremo con questa canzone. Il rischio di fare flop era effettivamente dietro l’angolo, invece possiamo dire che sia stato uno dei momenti più belli dell’intera puntata: Veronica Lucchesi, nei panni di Elisa, ha fornito una performance maiuscola, priva di scimmiottamenti o goffi tentativi di emulazione, mentre Rancore, con le sue strofe rap calzanti più che mai, ha colto nel segno, ricevendo il meritato applauso del pubblico presente in sala e posizionandosi ottavo in classifica. Pari e patta, dunque, con Francesco Gabbani, anch’egli ottavo con la cover de “L’italiano”: mica male…



RANCORE A SANREMO 2020 COME SI CLASSIFICHERÀ ALLA FINE?

Attualmente, dire con certezza assoluta se Rancore potrà risalire la classifica nel corso delle ultime due serate del Festival di Sanremo 2020 rappresenta una sfida decisamente ardua, proprio alla luce, come dicevamo, dell’impossibilità di fare pronostici attendibili su una manifestazione permeata da variabili infinite. Il divario che lo separa dalla vetta è indubbiamente considerevole, ma va detto che la classifica delle cover si sommerà alle preferenze raccolte in gara; è lecito, dunque, pensare che, con l’ingresso nella top ten di 24 ore fa, Rancore abbia già compiuto un balzo in avanti, sopravanzando artisti più deboli di lui (e non ci riferiamo alle loro qualità musicali, per l’amor del cielo, ma all’incisività dei loro singoli, in alcuni casi decisamente al di sotto delle aspettative). Le prossime ore potranno fornirci garanzie più ampie in tal senso, ma non è da escludere a priori che già al termine della quarta e penultima serata, in programma questa sera, Rancore faccia il suo ingresso all’interno delle prime 10-12 posizioni. Se così fosse, potrebbe rivestire il ruolo della classica mina vagante nella finale di sabato, rendendo ancor più viva la competizione. Uno scenario che, in fondo, potrebbe non dispiacere…