Sta nascendo in queste ore il nuovo Milan, quello che prenderà parte alla stagione 2020-2021. In attesa di capire come si concluderà per i rossoneri la travagliata annata in corso, molto probabilmente con un posto in Europa League, in via Aldo Rossi hanno di fatto portato a termine le manovre riguardanti Ralf Rangnick. Come anticipato dai colleghi de La Gazzetta dello Sport, il tecnico tedesco sbarcherà a Milanello nelle doppie vesti di allenatore e direttore tecnico, cosa decisamente inedita per l’Italia e per la stessa società rossonera. In poche parole, il futuro allenatore dirigerà la squadra in campo, e nel contempo, sarà la mente dietro il mercato, cercando di fatto di acquistare i giocatori a lui più congeniali. Mancano solo le firme ma sembra pressoché impossibile pensare ad uno Stefano Pioli ancora in panchina per l’anno che verrà, a meno di clamorosi colpi di scena nel finale, leggasi un’inattesa qualificazione alla prossima Champions League che per il Milan vorrebbe dire un traguardo che da quelle parti non si raggiunge da troppi anni.
RANGNICK AL MILAN, FONTE ROSSONERA USA DIPLOMAZIA “NESSUNA DECISIONE”
Del resto il quarto posto dista ben 17 punti, delimitato dall’Atalanta, e nonostante il Diavolo sia una delle squadre che meglio è ripartita nell’era post-covid, sembra impensabile colmare il divario dalla Dea. Nella serata di ieri una fonte rossonera ha riferito all’agenzia Ansa che “Nessuna decisione tecnica è stata presa né verrà presa prima della fine della stagione”, ma queste parole appaiono di semplice diplomazia, per evitare di turbare l’ambiente nel rush finale della stagione, e soprattutto, per cercare di non delegittimare proprio Pioli, che la società ha spesso e volentieri lodato pubblicamente. E con lo sbarco dell’ex tecnico del Lipsia nella Milano rossonera, torna fortemente in bilico il ruolo di Paolo Maldini, attuale direttore tecnico del club, visto che sarà proprio Rangnick a sostituirlo. All’ex capitano pare sia stato offerto un ruolo di rappresentanza, una sorta di ambasciatore, ma difficilmente Paolino accetterà tale impiego da comprimario.