La curva decelera, ma i casi non diminuiscono. Questo vuol dire che i numeri aumentano, ma meno velocemente. A scattare la fotografia della situazione è il professor Ranieri Guerra, vicedirettore vicario dell’Organizzazione mondiale della sanità. Questo è un segnale importante, ma non sufficiente per lui. «Dovremo abituarci a chiusure flessibili, adattati all’andamento dell’epidemia. Quindi su determinati territori e per periodi temporali circoscritti», dichiara oggi al Messaggero. Per questo motivo giudica «ottimo» il sistema dei 21 parametri, in quanto «si adatta all’andamento dell’epidemia» Covid. Il picco comunque è vicino: «Prima di arrivare a una vera flessione dei nuovi casi positivi servirà ancora qualche giorno». Così come per un po’ di giorni sarà ancora alto il numero dei decessi. Per Ranieri Guerra, dunque, è finito il tempo dei lockdown nazionali. «Tutte le misure vanno adattate territorialmente e per il periodo di tempo necessario. (..) Fino alla primavera, il modello “o tutti liberi o tutti chiusi” non ha più senso».
RANIERI GUERRA “CORONAVIRUS CIRCOLA MENO IN CINA…”
Il professor Ranieri Guerra nell’intervista rilasciata al Messaggero ha spiegato anche perché il picco arriverà presto: «Avremo anche gli effetti dell’ultimo Dpcm, con le misure più stringenti e mini lockdown in alcune regioni». Ma si è espresso anche sul motivo per il quale in Cina e più in generale nei paesi asiatici il coronavirus sta circolando molto meno che in Italia. «In quei paesi c’è un rispetto immediato della popolazione alle norme indicate dai governi, l’uso della mascherina era un’abitudine già prima della pandemia». Inoltre, socializzano diversamente dagli europei. E il tracciamento è migliore «perché, al contrario dell’Europa, non hanno un rispetto ossessivo della privacy anche in un periodo di emergenza». Il vicedirettore vicario dell’Oms si è espresso anche in vista del Natale, spiegando come dovrebbe essere: «In famiglia, sobrio e tranquillo. Spero che sia ormai compreso da tutti che bisogna proteggere i familiari più anziani».