Raniero e Rita Forte sono sempre più innamorati. Prosegue a gonfie vele la storia d’amore tra la cantante e il compagno che si sono conosciuti tantissimi anni fa. Il primo incontro, infatti, risale quando entrambi erano giovanissimi, ma la prima frequentazione non è andata a buon fine. Il motivo? A svelarlo molti anni dopo è stata proprio Rita Forte dalle pagine del settimanale Vero: “lui era un bellissimo ragazzo e faceva un po’ troppo il cascamorto con le ragazze”. Non solo, la cantante ha aggiunto: “cercavo una storia vera. Così, con fatica, dopo qualche tempo, l’ho mollato”. Qualche anno dopo però i due si sono ritrovati e qualcosa è rinato da parte di entrambi.
“Suonavo a San felice Circeo, sulla costa laziale. Mi ricordo perfino la data: era il 31 luglio” – ha raccontato emozionata la cantante che da allora non si è mai più separata dal compagno Raniero. Anzi oggi i due vivono insieme e parlando proprio del loro ri-incontro, Rita Forte è convinta che ci sia lo zampino della manna: “lui dice sempre che a farci ritrovare è stata mia madre, che ci aveva lasciati qualche anno prima. E ne sono convinta anch’io”.
Raniero e Rita Forte: un amore forte che ha permesso di superare la malattia e l’incidente
Per Rita Forte la presenza nella sua vita del compagno Raniero è stata fondamentale per superare diversi momenti difficili. La cantante, infatti, ha dovuto combattere contro un cancro. “Il momento della diagnosi è stato terribile” – ha raccontato la cantante che ha potuto contare sul supporto incondizionato del compagno Raniero. “A supportarmi c’erano i medici e il mio compagno. Per fortuna l’ho preso in tempo” – ha detto la cantante che grazie ad una ecografia è riuscita a scoprire in tempo il tumore.
Non solo, poco dopo Rita Forte è stata vittima di un incidente in motorino proprio con il compagno Raniero. Entrambi sono vivi per miracolo stando a quanto raccontato dalla cantante a Storie Italiane: “eravamo in vespa quando una macchina fa una sorta di inversione ad U e ci taglia la strada. Ci siamo ritrovati per terra”.