Raoul Bova è stato ospite di Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio durante l’appartamento notturno de “I lunatici” in onda su Rai Radio2. L’attore ha parlato del suo libro “Le regole dell’acqua, il nuoto e la vita”, uscito il mese scorso: “È un libro nato molto di notte, scritto anche di sera tardi, il momento in cui i pensieri di assalgono, le riflessioni ti vengono, ti senti solo, escono fuori considerazioni che altro non sono che desiderio di esprimersi, comunicare, condividere”. Bova ha spiegato che la difficile situazione causata dalla pandemia che sta vivendo il mondo del cinema lo ha spinto a trovare un altro modo per raccontarsi e così ha scoperto l’importanza della parola scritta. Il libro non è una vera e propria autobiografia: “Ho scelto metafore e parallelismi in cui tutti possiamo ritrovarci… Ma da una porta chiusa in faccia poi si possono aprire orizzonti. E a me si è aperto l’orizzonte della recitazione”. Raoul Bova ha anche raccontato che quando ha deciso di fare l’attore sua madre gli chiese di continuare a studiare, perché all’epoca non era visto nemmeno come una vera professione. Tra i ruoli che gli hanno cambiato la vita ha ricordato: “Penso ad Ultimo. Al Testimone. Ho fatto San Francesco, e all’epoca, all’inizio, uno dei primi lavori che feci in Rai fu la Piovra. Sono ruoli che hanno fatto breccia e che sono rimasti nei ricordi della gente”.
RAOUL BOVA: LA BELLEZZA E LA FAMIGLIA
I due conduttori hanno chiesto a Raoul Bova se gli dà fastidio che molti dicano che è bello: “All’inizio può darti fastidio, perché magari è preponderante più quella cosa lì. Comunque non dà fastidio, ma fa piacere quando apprezzano anche la diversità dei ruoli che affronti nel corso degli anni“. In trent’anni di carriera Bova ha fatto film d’azione, commedie romantica, serie televisive e per tre anni è stato in America. Raoul Bova oggi è padre di quattro figli: Alessandro Leon e Francesco, nati dal matrimonio con Chiara Giordano, Luna e Alma, nate dalla relazione con Rocío Muñoz Morales. “Ognuno deve comportarsi come vuole, sia come compagno che come padre. Anche se le regole di base non vanno mai infrante. Serve un lasso di libertà sia nel rapporto di coppia che tra genitori e figli, ma ci sono della barriere che non vanno superate. Sono complice della mia coppia e dei miei figli”, ha detto l’attore ai microfoni di Rai Radio2.