Raoul Bova e l’intenzione di sposare Rocio Munoz: “Forse l’anno prossimo…”

Raoul Bova e la compagna Rocio Munoz Morales sono prossimo al matrimonio? L’intenzione sembrerebbe esserci tutta, a svelarlo è l’attore stesso durante un’intervista per il settimanale Novella 2000. Sex symbol d’Italia, debuttò nel cinema con il suo sguardo che buca lo schermo nel 92 con il film Mutante Pazze ora, a 51 anni, Raoul Bova rimane sempre uno degli attori più amati e apprezzati dai telespettatori. Da anni è ormai fidanzato con la sua compagnia, la bellissima attrice spagnola Rocio Munoz Morales, i due si sono conosciuti sul set d’Immaturi il viaggio, nel 2011 e, con un vero colpo di fulmine, hanno iniziato una relazione che li ha portati a diventare presto genitori di due bellissime figlie (Luna e Alma).



In occasione della 79esima mostra del cinema di Venezia, dove presentava il documentario del suo viaggio in Siria in veste di ambasciatore della Croce Rossa dal titolo The Lost Beauty La bellezza perduta, Raoul Bova ha dichiarato di aver maturato la volontà di sposare la sua Rocio: “Lei aspetta la mia proposta – ha detto – ma non abbiamo tempo per organizzare tutto, siamo troppo impegnati con il lavoro”, aggiungendo poi come l’intenzione ci sia e come vorrebbe fare il grande passo con l’arrivo dell’anno venturo: “Forse il prossimo anno, sarà una sorpresa per tutti”, ha dichiarato.



Raoul Bova ha deciso di sposare Rocio dopo il suo viaggio in Siria: “Un viaggio di speranza…”

Una decisione, quella di sposare la sua Rocio Morales, maturata dal celebre attore, Raoul Bova, a seguito del suo viaggio in Siria per la realizzazione del documentario, presentato al Festival del Cinema di Venezia, The Lost Beauty, diretto da Roberto Burchielli. Un viaggio sicuramente rivelatore e importante, lo scopo, come ha raccontato, è stato quello di raccontare i territori colpiti dal conflitto e il ruolo svolto sul campo dalla Croce Rossa, di cui Raoul è ambasciatore. Un viaggio difficile ma che lo ha arricchito in qualità di essere umano: “Oltre alla guerra e alla povertà è un posto di una bellezza disarmante. Un viaggio in Siria è un viaggio di speranza, lì basta poco per essere felici, uno sguardo o un semplice abbraccio“, ha dichiarato.



Raoul Bova ha raccontato, del suo viaggio in Siria, che il momento più complicato è stata la vista dei tanti bambini obbligati a vivere in situazioni di disagio e povertà: “In quanto padre non ho potuto far a meno di guardare con malinconia tutti i bambini siriani, me li sarei portati in Italia, per dargli possibilità in più”, ha detto. Ma non solo, il viaggio, e il documentario porta con sé anche riflessioni: “L’insegnamento più grande che mi ha lasciato è che il mondo non è solo il quartiere o la città dove viviamo ma è fatto di tanta gente fuori che vive nella povertà e ha bisogno di aiuto”, ha concluso.