In “Don Matteo” è certamente una delle fiction più longeve della nostra Tv, amatissima dal pubblico anche per la presenza di alcuni attori che sono parte del cast da tempo, pur con qualche new entry arrivata nel corso delle varie stagioni. Decidere di sostituire il protagonista, Terence Hill, che vestiva i panni proprio di Don Matteo, è stata una scelta coraggiosa, ma che non ha intaccato gli ascolti, nonostante un po’ di timore iniziale.



Nella serie è così arrivato Don Massimo, interpretato da Raoul Bova, che ha dimostrato di essere entrato sin da subito nel cuore dei telespettatori. Nelle ultime puntate il sacerdote ha incontrato una sua vecchia conoscenza, Elena, una donna che faceva parte della sua vita prima che prendesse i voti, e con cui è arrivato anche a scambiarsi un bacio. Ben presto, però, il prete ha ritrovato la lucidità e ha capito di doversi mettere il passato alle spalle una volta per sempre. Una storia come questa ha lasciato molti con il fiato sospeso, sarà ancora parte integrante della trama nella quattordicesima stagione?



“Don Matteo 14”: Raoul Bova rompe gli indugi

Pur non potendo spoilerare troppo in merito al futuro della fiction, Bova ha voluto dare qualche anticipazione a chi ha amato il suo personaggio. Del resto porre fine a una serie che ha fatto il botto di ascolti nell’ultima puntata (più del 34% di share) sarebbe stato davvero un peccato per la Rai, che si vuole tenere stretta la storia ambientata a Spoleto.

L’inizio delle riprese non è così lontano: si parla, infatti, di marzo 2023, mentre già alla fine di quest’estate si inizierà a lavorare sulla sceneggiatura puntando a renderla sempre ricca di colpi di scena come accaduto finora. L’attore è stato davvero entusiasta di questa esperienza e ha voluto spiegare meglio il rapporto tra il sacerdote e la donna: “Proprio mentre stava con lei e la proteggeva dal marito mafioso, ha capito di amare Dio – ha detto in un’intervista al settimanale ‘Tv Mia’ -. Lì le nostre strade si sono divise. Finalmente anche in Tv si è rotto un tabù e si parla del passato dei preti”.