Raoul Bova è stato ospitato nella seconda puntata del programma Belve condotto da Francesca Fagnani su Rai 2, dove ha risposto alle classiche ed apprezzatissime (dal pubblico) domande graffianti della conduttrice. Racconta subito di sentirsi una persona “comprensiva, anche entusiasta della vita e con tanta voglia di vivere e scoprire, di guardare la cose come se fosse la prima volta”. Non gli piace essere al centro delle attenzioni, quanto piuttosto “essere parte di un gruppo”. Parlando della sua vita, Raoul Bova sostiene di non aver mai “infranto regole di comportamento o di buon costume. Evito di creare situazioni che possono diventare ambigue e non do la possibilità alle persone di crearla”. Come pregio cita la capacità di ascoltare, mentre il difetto è essere “un po’ permaloso”.



Raoul Bova: “Mi spiace aver detto che non sono gay”

Passando, poi, a parlare della sua carriera, Raoul Bova ha ricordato Mutande pazze, il film di Roberto D’Agostino che ha lanciato la sua carriera. Lo stesso regista si era risentito per non essere stato ringraziato ed oggi, parlandone, ricorda che “è stato solo un lavoro di tre giorni. Io ho sempre ringraziato tutti, anche lui l’ho citato negli anni”, eludendo un po’ la risposta. Passando oltre, invece, ha commentato l’assenza di premiazioni nel corso della sua lunga carriera, sottolineando che “me ne sono fatta una ragione. Può darsi che ci sia un pregiudizio, vengono sempre dati ad una cerchia un po’ stretta”.



Raoul Bova, invece, confessa di non essere particolarmente appassionato alle scene hard o romantiche nei film, circostanza che trova “imbarazzante“. Parlando, poi, di amore ricorda che una volta una sua fan/corteggiatrice “mi ha detto ‘sei bono come la pizza con la mortadella’, mi è sembrata molto divertente”. Passando alla sua attuale relazione, invece, ricorda come assieme ne abbiano superate tante, come “lo scetticismo sulla nostra storia, qualche attacco“, come quelli che gli diresse la sua suocera dopo la fine della precedente relazione, e che ritiene essere “cose che fanno le persone che hanno un grosso dolore e lo sfogano con la rabbia pensando che si attenui”. E sempre tra gli attacchi, Raoul Bova ricorda anche quando disse che “non sono gay”, sottolineando che “mi spiace averlo detto perché non ci sarebbe stato alcun problema, ma ho smentito quello che si diceva su di me” ricordando come quel periodo fu difficile per lui per diverse ragioni, e spiegando che “molti parlano di questo mio lato un po’ così, non so perché, ma ognuno la pensa un po’ come vuole”.

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