La rapina in farmacia era andata a buon fine, ma la voce della coscienza talvolta sa essere davvero assordante: così, il ladro si è avvicinato il giorno successivo al dottore e gli ha riconsegnato per intero il maltolto, sino all’ultimo centesimo. La surreale vicenda, descritta nei dettagli sulle colonne de “Il Messaggero”, ha avuto luogo giovedì 27 maggio 2021 in via Tuscolana Vecchia, a pochi passi da Vermicino, quando, intorno all’ora di chiusura dell’attività, un uomo ha fatto irruzione all’interno dei locali con il volto coperto e una pistola finta, chiedendo al dipendente in servizio in quel momento di consegnargli l’incasso.
Il farmacista, a quel punto, ha tentato di opporre resistenza e ha chiesto aiuto, ma il rapinatore ha deciso di usare la forza, rinchiudendo il medico nel bagno della farmacia e prelevando tutti i contanti presenti in cassa, per una cifra non distante dai 7.500 euro. I carabinieri di Frascati, intervenuti, non sono riusciti a trovare tracce lasciate dall’uomo, visto e considerato che le telecamere di sorveglianza della farmacia sono fuori servizio da tempo e non ci sarebbe alcun testimone oculare che possa fornire dettagli ulteriori.
RAPINA FARMACIA, POI SI PENTE: IL CLAMOROSO E SURREALE DIETROFRONT
A quel punto, la rapina in farmacia pareva essere uno di quei casi destinati a restare privi di soluzione, quando, con un autentico colpo di scena, il rapinatore si è ripresentato alle 8 del giorno dopo, sempre con il volto coperto, ridando il bottino al farmacista prima che entrasse nel locale. “Mi deve scusare, ho perso da poco il lavoro – avrebbe detto il rapinatore al medico –. Non so perché l’ho fatto, ho bisogno di aiuto”. Stando a quanto riferito da “Il Messaggero”, il dottore avrebbe riferito che si sarebbe trattato di un uomo di nazionalità straniera, nonostante il suo italiano corretto, e che, quando gli ha restituito i soldi, gli avrebbe mostrato nuovamente la pistola, ma questa volta esclusivamente per mostrargli che si trattava di un’arma giocattolo. In queste ore i militari stanno conducendo una fitta attività d’indagine per fare piena luce su questa vicenda.