Un ragazzino è stato rapinato da quattro africani col machete sul treno regionale da Milano Lecco. La banda, come riportato dal Gazzettino, ha preso in ostaggio i passeggeri di un vagone, minacciandoli con l’arma. Poi si è concentrata sulla giovane vittima, che si era barricata in bagno. Gli aggressori hanno forzato la porta e lo hanno picchiato, poi gli hanno sottratto il cellulare e il borsello coi soldi.



L’episodio è avvenuto a inizio luglio, ma soltanto adesso i colpevoli sono stati identificati e arrestati. Due di loro, un ventiduenne e un venticinquenne, erano stati bloccati sul momento alla fermata della stazione di Olgiate Molgora dagli agenti della Polizia ferroviaria di Lecco e dai Carabinieri di Merate e di Brivio. Gli altri due invece erano riusciti a fuggire, ma sono stati rintracciati a distanza di qualche settimana dopo che avevano creato ulteriori disordini sul lungomare di Riccione. Si tratta di un diciannovenne ed un ventitreenne.



Rapinato da africani col machete sul treno: arrestati gli aggressori

È emerso dalle indagini sul ragazzino rapinato da quattro africani col machete sul treno regionale da Milano Lecco che gli aggressori avevano compiuto ulteriori atti di violenza in passato. Uno di loro durante una rissa aveva accoltellato un coetaneo, che era rimasto ferito alla testa. Gli altri invece avevano precedenti per altri furti. Adesso la banda si trova in arresto. È accusata anche di interruzione di pubblico servizio, dato che il mezzo in virtù dell’accaduto è arrivato a destinazione con tre ore di ritardo.



“L’auspicio è di non rivedere tra 15 giorni questi criminali in libertà, pronti a delinquere nuovamente. Il nostro obiettivo prioritario è garantire un servizio efficiente e sempre maggior sicurezza sui treni e nelle stazioni”, hanno affermato gli assessori alla Sicurezza Romano La Russa e ai Trasporti e Mobilità Franco Lucente. Il procuratore capo Ezio Domenico Basso da parte sua ha assicurato che ciò non accadrà.  “È un segnale contro il fenomeno di criminalità urbana e di violenza gratuita. Questi episodi non vengono assolutamente lasciati impuniti”.