Una rapina si è trasformata in una vera tragedia con la morte del giovane rapinatore di 17 anni, Luigi Caiafa, coinvolto in uno scontro a fuoco con la polizia. Tutto sarebbe iniziato nella notte, stando a quanto riportato da Corriere della Sera, nel quartiere Forcella di Napoli, dove è intervenuta una pattuglia della squadra mobile intenta a sventare una rapina a mano armata ai danni di tre giovani a bordo di una Mercedes. Due i rapinatori ai quali gli agenti avrebbero prontamente intimato l’alt fino a quando uno di questi (entrambi a volto coperto dalla visiera del casco) avrebbe puntato una pistola contro i poliziotti scatenando la reazione. Il 17enne sarebbe morto sul colpo mentre il complice, Ciro De Tommaso, di anni 18 è stato portato in ospedale e poi dimesso e trasferito negli uffici della polizia. La sparatoria sarebbe scaturita, secondo le prime indiscrezioni, dopo che uno degli agenti si era buttato a terra credendo di essere nel mirino del rapinatore mentre il collega apriva il fuoco almeno tre volte. Il nuovo caso di cronaca arriva a distanza di sette mesi dalla morte del 15enne Ugo Russo, ucciso con un colpo di pistola esploso da un carabiniere. In corso le indagini per fare totale chiarezza e ricostruire nei dettagli quanto avvenuto nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 4.30. Sequestrati il motorino e la pistola usata dai giovani.



RAPINATORE 17ENNE UCCISO DA POLIZIA: COMPLICE 18ENNE È FIGLIO DI GENNY A’ CAROGNA

Questa mattina il giovane 18enne complice del rapinatore 17enne morto nello scontro a fuoco avuto con la polizia è stato trasferito in Questura per essere interrogato dal procuratore Raffaello Falcone e dal pm Claudio Basso. Si tratta del figlio di Gennaro De Tommaso, noto come “Genny a’ carogna”, ex capo ultrà dei Mastiffs della curva azzurra e che si rese protagonista di una clamorosa vicenda che nel 2014 rischiò di far saltare, a causa di una protesta, la finale di Coppia Italia Fiorentina-Napoli dopo il ferimento di Ciro Esposito, tifoso di Scampia raggiunto da un proiettile esploso dal romanista Daniele De Santis e poi morto dopo una lunga agonia. De Tommaso è originario di Forcella, rione in cui è avvenuto lo scontro a fuoco e nel 2018 è stato condannato per traffico internazionale di stupefacenti alla pena di 18 anni di carcere. Stando alle cronache di Napoli, il figlio di Genny la carogna era già stato fermato e denunciato dai carabinieri nell’agosto del 2019 dopo essere stato sorpreso armato di coltello a serramanico nascosto negli slip. In quell’occasione il giovane tentò la fuga e fu denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Al momento il poliziotto che ha aperto il fuoco non risulta indagato e sono in corso le indagini anche dopo l’acquisizione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza e che potrebbero contribuire a fare chiarezza sull’accaduto.

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