Tragedia in Camerun, dove un sacerdote cattolico è stato sequestrato e ucciso. La notizia giunge in Italia ad alcuni giorni di distanza dai drammatici fatti. La vittima, padre Olivier Ntsa Ebode, è stata trovata priva di vita mercoledì 1 marzo – esattamente sette giorni fa – a Obala, un Comune situato nel dipartimento di Lékié, nella regione centrale del Paese africano.



Le testate giornalistiche locali e l’agenzia missionaria Fides, a loro volta citata da “Vatican News”, hanno ricostruito gli accadimenti. In particolare, alcuni uomini si sarebbero presentati a casa del sacerdote cattolico nella notte fra il 28 febbraio e l’1 marzo, sostenendo che una loro parente non stesse bene e, al tempo stesso, necessitasse dei suoi servizi religiosi. Naturalmente, padre Olivier Ntsa Ebode non si è sottratto al suo dovere: si è preparato ed è salito sull’auto di quelle persone, non consapevole del fatto che, purtroppo, fosse una trappola e stesse per intraprendere il suo ultimo viaggio.



SACERDOTE CATTOLICO ASSASSINATO IN CAMERUN: CADAVERE RINVENUTO IN STRADA

Probabilmente è stato lungo il tragitto – stando a quanto si legge su “Vatican News” – che il sacerdote cattolico è stato assassinato. Dopodiché, il suo cadavere sarebbe stato buttato fuori dall’automobile e abbandonato in strada, fino a quando l’indomani, con le prime luci dell’alba, non è stato ritrovato e trasferito all’obitorio di Obala. Come riporta l’articolo, “l’annuncio della sua morte ha suscitato grande emozione tra i fedeli della Chiesa cattolica e la comunità locale, dove padre Olivier era noto per il suo impegno per la pace e la giustizia sociale”.



Non è peraltro la prima volta che si verifica un’aggressione in Camerun contro la Chiesa cattolica o contro i suoi rappresentanti. In tal senso, nel settembre scorso fu assaltata la chiesa di un paese situato nella porzione sudoccidentale del Camerun da parte di alcuni uomini armati, i quali rapirono cinque sacerdoti cattolici, una suora e due fedeli. All’epoca i vescovi condannarono l’episodio, bollandolo come “un’ondata di persecuzione contro la gerarchia della Chiesa”.