Dopo gli scontri con la polizia avvenuti lo scorso 10 aprile in zona San Siro a Milano durante la realizzazione di un video musicale del rapper Neima Ezza, la polizia questa mattina ha eseguito stamattina 13 decreti di perquisizione domiciliare. Stando a quanto risulta da Repubblica.it, c’è un 14esimo ragazzo perquisito e si tratta del rapper Zefe, a Novara. Si tratta del giovane che lo scorso sabato brandiva un machete in modo minaccioso contro gli agenti. Zefe risulta indagato così come i rapper Baby Gang, Neima Ezza e tutti gli altri giovani perquisiti nell’ambito dell’inchiesta sui disordini compiuta da Digos e Squadra mobile di Milano, coordinata anche dal pm Leonardo Lesti. Tutte le persone perquisite sono accusate di violenza o minaccia e resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione non preavvisata, oltre alle violazioni delle norme anti Covid. Il rapper Neima Ezza, infatti, per girare il suo video aveva chiamato a raccolta circa 300 ragazzi.
Come rammenta l’agenzia di stampa Ansa, i poliziotti sabato scorso erano intervenuti proprio per disperdere i numerosi giovani presenti e scesi in strada per girare il video del rapper. nelle immagini riprese dalle forze dell’ordine si vede in primo piano Zefe, nome d’arte di Kazir Siffedine, giovane 20enne mentre ha in mano un machete che rivolge verso i poliziotti disposti in assetto antisommossa.
RAPPER ZEFE BRANDÌ MACHETE CONTRO POLIZIA: IDENTIFICATO
Il rapper Zefe, spiega ancora Ansa, aveva il volto coperto ma nonostante questo è stato comunque identificato grazie ai video. A permettere una sua identificazione era stata la tuta indossata lo scorso sabato e rinvenuta nel corso della perquisizione delle passate ore a Novara. Zefe ha alle spalle dei precedenti per rissa e in passato era stato destinato ad un obbligo di dimora. Lo scorso sabato da Novara si era spostato fino a Milano per prendere parte al video del collega, violando così il divieto di spostarsi in un’altra città in assenza di un valido motivo come previsto dall’ultimo Dpcm. A carico del ventenne anche l’accusa di porto d’armi e rientra tra i giovani perquisiti nella giornata di oggi e tutti indagati. Oltre alle perquisizioni sono stati emessi anche cinque avvisi orali e un provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio nei confronti del rapper Baby Gang (Zaccaria Mohuib), anche lui ventenne e residente a Sondrio, il quale non potrà fare ritorno a Milano per 3 anni. Gli altri destinatari degli avvisi orali sono tutti residenti a Milano tra zona piazzale Selinunte e quartiere Baggio.