L’ex direttore dell’Ema (Agenzia europea per i medicinali), Guido Rasi, ha bacchettato il Regno Unito rispetto alla procedura adottata in merito alla somministrazione del vaccino Pfizer-Biontech contro il Covid-19. In un suo intervento a Buongiorno, su Sky Tg24, Rasi ha preso le distanze sulla procedura d’emergenza attuata dal MHRA britannica per dare il via libera alla somministrazione nel Paese ed in merito ha dichiarato: “Non è una buona idea quella di prendere i dati consegnati dall’industria, mettere il timbro e distribuire, anche se ci sono tutti i presupposti affinché i dati siano buoni e confermati”. A suo dire verrebbe meno proprio “quell’aspetto di garanzia”. L’ex direttore esecutivo dell’Ema ha voluto rendere noto il suo personalissimo punto di vista ed ha aggiunto che “in UK siano stati incauti, è un piccolo azzardo, anche se il vaccino è un ‘trucco’ per far fare al sistema immunitario il lavoro del farmaco, quindi è raro che vada male”. Tuttavia, ha aggiunto ancora Rasi, la procedura di emergenza scelta dal Regno Unito “ha un rischio molto basso, ma è un rischio da non prendere mai”.
RASI (EX EMA) COMMENTA PROCEDURA SU VACCINO UK
L’ex direttore Ema ha sottolineato come il Regno Unito abbia eseguito una valutazione solo su un unico lotto, dunque dovranno compiere il medesimo lavoro anche sui successivi. “Se c’è una sola cosa che non è stata vista, che non va – ha aggiunto Rasi – è molto probabile che i due-trecento esperti dell’Ema la troveranno o daranno indicazioni più precise ad esempio diranno su chi non va usato e su chi è meglio usarlo. Queste cose hanno grande importanza a lungo termine, venti giorni non cambiano nulla se poi consentono alla campagna di essere svolta in modo efficace, continuo e veloce”, ha continuato nel suo intervento. Il vaccino, a suo dire, potrebbe davvero rappresentare alla fine una sorta di bacchetta magica ma non bisogna credere che sin dalla sua prima circolazione sia tutto finito: “Ci vorranno sette o otto mesi, ma sarà sicuramente la soluzione. E’ l’inizio della fine della pandemia”, ha aggiunto. Infine Rasi ha spiegato che l’Ema sta facendo una revisione molto precisa dei vari casi, “a differenza di Uk, che ha messo il timbro su quello che ha consegnato l’industria. Stanno rivedendo anche il piano di produzione e di distribuzione a livello mondiale”.