Potrebbe arrivare già dal prossimo mese, gennaio 2022, la pillola che cura il covid. Ad annunciarlo quest’oggi, interpellato dai microfoni di Skytg24, è stato Guido Rasi, ex dirigente dell’Ema nonché attuale consulente del commissario straordinario Figliuolo. “Probabilmente da gennaio”, ha detto Rasi alla trasmissione Buongiorno 24, riferendosi appunto alla cura contro il coronavirus “L’Ema ha dato il via libera – ha aggiunto – il farmaco della Pfizer sembra molto utile rispetto al molnupiravir”. Sulla terza dose di vaccino, Rasi ha spiegato, riferendosi anche alla durata del green pass: “Dopo 5 mesi va fatto il booster del vaccino, oltre quel termine il Green pass perde ogni giorno un po’ di validità rispetto alla circolazione del virus. Se fossimo in un momento di bassa circolazione non sarebbe così, ma se il virus gira molto va rivista la durata del pass”.
Giovedì scorso è scattata la campagna di vaccinazione per i più piccoli, la fascia di età 5-11 anni, e a riguardo Rasi ha spiegato: “Già la variante Delta sta colpendo molto i bambini e ci aspettiamo che sia così anche con la Omicron che è più efficiente nell’infettare. Il vaccino è fondamentale per i bambini. Tre milioni e 600mila americani lo hanno già fatto”.
GUIDO RASI: “OMICRON? TANTE CHIACCHIERE E POCHI DATI”
Si parla della variante Omicron, che sta prendendo sempre più piede nel Vecchio Continente, e non solo: “La variante Omicron è di una velocità spaventosa nel contagiare, speriamo sia solo capacità d’infezione e non malattia”. In ogni caso è ancora presto per lanciare l’allarme: “Tante chiacchiere e pochi dati. Fondamentale sarà sapere qual è la percentuale di perdita di efficacia dei vaccini. Bisognerà fare una riflessione molto ampia tra dieci o quindi giorni quando della variante Omicron sapremo molte cose che stiamo imparando, per esempio stiamo imparando che questa variante ridurrà di un’altra piccola percentuale la nostra capacità di reagire dal punto di vista immunologico. Sarà una piccola riduzione, non una completa inefficacia dei vaccini, e questo è importante”.
“Però abbiamo perso un po’ con la Delta, un po’ con la Omicron – ha continuato Guido Rasi – dobbiamo iniziare a pensare allora di usare anche i tamponi in alcune situazioni. Il tampone in entrata ci dà un vantaggio di tempo per completare le terze dosi”. Chiusura dedicata nuovamente al vaccino anti covid: “La protezione data dal vaccino è basata su un calcolo probabilistico molto alto. Muoiono 16 non vaccinati per ogni vaccinato con 3 cicli. Questo è il motivo per cui vaccinarsi. Bisogna poi distinguere tra malattia e infezione. Prevenire l’infezione di un virus con l’aerosol è molto difficile, prevenire col vaccino è possibile”.