Il vaccino anti covid agli Under 12 potrebbe essere evitato se la circolazione del virus dovesse continuare a rimanere su questi livelli. Ne è convinto lo stimato professor Guido Rasi, ordinario di Microbiologia a Roma Tor Vergata, ex direttore dell’Ema e consulente per la campagna vaccinale del generale Figliuolo, che parlando stamane ai microfoni del quotidiano La Stampa ha confessato: “Se la circolazione del virus restasse a questi livelli e non si riscontrassero problemi particolari nei bambini, la vaccinazione degli Under 12 potrebbe essere evitata”. Rasi ritiene quindi “non scontata la copertura dei più piccoli, così come non lo è la terza dose a tutti”, parole che giungono tra l’altro dopo il lasciapassare dell’FDA al vaccino Pfizer per la fascia 5-11 anni, notizia resa pubblica nelle ultime ore.
Negli ultimi giorni in Italia si è assistito ad un lieve aumento dei contagiati per via del maggior numero di tamponi processati, e ciò non sembra destare particolare preoccupazione: “il tasso di positività rimane stabile – ha detto ancora Rasi . anche se l’inverno è lungo ed è presto per cantare vittoria. Un quadro chiaro si avrà a fine novembre, quando dovrebbe arrivare l’autorizzazione dell’Ema per la vaccinazione degli Under 12. A quel punto si capirà se è davvero necessaria, così come la terza dose, cioè se la nostra immunità di comunità sarà sufficiente o meno”. Se tenesse non si vaccinerebbero i bambini? “Negli Stati Uniti si nota una crescita di casi pediatrici, ma in Italia grazie a Green Pass e mascherine potrebbe andare diversamente”.
RASI: “TERZE DOSI PER TUTTI? ASPETTIAMO”
Si parla quindi delle terze dosi, e a riguardo il professore consulente di Figliuolo non sembra propenso, già da ora, ad un richiamo generalizzato per tutti: “Non è detto, saranno i dati dei prossimi due mesi a dirci quanto la popolazione sotto i 60 anni si reinfetterà. Intanto, giusta la terza dose ad anziani e fragili per prudenza”.
Quindi ha precisato che, se dovesse toccarsi la fatidica quota del 90 per cento di over 12 vaccinati entro dicembre “sarebbe un ottimo risultato. La vaccinazione è rallentata, ma procede e migliora la nostra vita. Ci siamo vicini – ha aggiunto e concluso Rasi – ma esistono ancora alcuni impauriti con cui si può ragionare. La strategia del generale Figliuolo punta sui medici di famiglia, sull’accoppiamento con l’antinfluenzale e su una campagna personalizzata di convincimento”.