Raul Cremona, noto comico e mago italiano, autore di personaggi come Oronzo e Silvano il mago di Milano, in una recente intervista rilasciata per il quotidiano la Verità si è raccontato, ripercorrendo la sua celebre, ed unica, carriera. Parte, però, sottolineando una recente scoperta che ha fatto “sono discendente di Napoleone III, era il mio quartavolo”, una cosa che “diceva mia nonna. Sosteneva che suo nonno fosse figlio illegittimo del fratello di Napoleone”.

Passando, poi, al suo passato, Raul Cremona racconta che la sua passione per la magia è iniziata a “Natale degli anni ’60” quando ricevette una di quelle “scatole di giochi di prestigio. Era tutta nera e aveva un mazzo di carte tutte uguali: mi ci appassionai subito”. Una passione, ma anche la professione di famiglia, specialmente del padre, “ricordo il mazzo truccato: la carte diventavano tutte uguali”, e del nonno, con un bisnonno clown. “A 17 anni” poi, racconta ancora Raul Cremona, “mi avventurai da solo al circolo prestigiatori di Milano. Vidi i giochi di un paio di soci del circolo e capii che volevo fare solo quello nella vita“.

Raul Cremona: “La comicità cambia da Nord a Sud”

Oggi Raul Cremona si definisce un “milanese cinico“, rifuggendo la definizione di “imbruttito”, e si lancia in una riflessione su quella che è la comicità in Italia e nell’epoca moderna. “L’umorismo lombardo”, spiega, “è molto diverso da altre comicità italiane. Il romano è più aggressivo, il milanese più ‘british’. Vediamo il bicchiere mezzo vuoto e ridimensioniamo tutto. Sempre pronti al peggio”, tratto che ha reso caratterizzante della sua comicità.

“Sono l’antimago“, spiega Raul Cremona, “è come se la magia avvenisse malgrado me”, portando sul palco il suo cinismo. Questo non sempre piace, ma spiega che se il pubblico si offende, “ci vuole mestiere, improvvisare e sentire come respira chi ti guarda”. Sui suoi storici personaggi racconta che “alla fine sono un po’ degli archetipi“, pur pensando che ancora farebbero ridere il pubblico odierno, confessa che “la comicità è davvero cambiata moltissimo. Si basa oggi su monologhi, più che altro”. Raul Cremona, invece, ha creato una comicità diversa, “ci ho messo la presitigiazione. Che ha tempi lunghi di esposizione. Nel mio mestiere sono i gesti, la mimica.. Non è una battuta di pochi secondi che scorre su un cellulare”.