Il “rave cristiano” ideato da don Michele Madonna ha conquistato tutti, anche Papa Francesco. Il Santo Padre è rimasto profondamente colpito dall’iniziativa del 48enne parroco napoletano della comunità di Santa Maria di Montesanto, il quale, attraverso la musica e l’aggregazione ha trovato una nuova formula utile a fare sì che le nuove generazioni comincino ad avvicinarsi alla Chiesa e alla Fede. Il sacerdote ha individuato nel linguaggio delle sette note, dei remix e della dance l’idioma più affine alla cultura giovanile del giorno d’oggi e ha deciso di fare leva su quest’aspetto per arrivare ai più giovani.
D’altro canto, don Madonna è un ex dj, figlio del proprietario di una discoteca, e al suo primo rave cristiano, andato in scena nel mese di luglio, hanno preso parte centinaia di ragazzi, che si sono letteralmente scatenati sulla musica cristiana remixata in chiave disco e inframmezzata da alcuni attimi di preghiera. Una sorta di “Sister Act” en plein air, dove, in luogo delle voci di Suor Maria Claretta e del suo coro, hanno trovato spazio la console e le danze.
DON MICHELE MADONNA, PAPA FRANCESCO SI COMPLIMENTA CON LUI PER IL RAVE CRISTIANO
In particolare, nel corso della conversazione con don Michele Madonna – riferisce “Vanity Fair” – Papa Francesco avrebbe domandato a quest’ultimo di spiegargli nel dettaglio l’iniziativa del rave cristiano, pregandolo successivamente di informarlo su tutte le sue iniziative future. D’altro canto, a don Madonna l’inventiva non manca, tanto che prima del rave cristiano aveva financo lanciato un sondaggio online attraverso un QR Code per indagare i gusti musicali preferiti dai “suoi ragazzi”, realizzando anche flyer da distribuire e curandone approfonditamente la grafica.
E i cocktail? Presenti anche quelli, come in una vera discoteca a cielo aperto, ma ovviamente analcolici. C’è stata anche l’adorazione eucaristica ed è stata data a tutti la possibilità di confessarsi. Insomma, parlare di successo per il rave cristiano di don Madonna è tutto fuorché inappropriato e anche sui social media sono stati maggiori i commenti positivi rispetto a quelli di critica.