Un rave party ha preso il via a Milano, più precisamente ad Assago, nella notte tra sabato 12 e domenica 13 febbraio 2022, dove centinaia di ragazzi si sono dati appuntamento per “festeggiare” all’interno di un capannone abbandonato nella zona industriale, appartenuto in passato a una fabbrica di bottoni. Come riportano le principali agenzie di stampa, quando in loco sono giunti i carabinieri di Corsico e gli agenti della Digos di Milano, questi hanno trovato uno striscione sul cancello con la scritta “Non vi libererete mai di noi”, oltre ad alcune decine di auto, furgoni e camper nell’area dell’azienda e un’ottantina di macchine parcheggiate nella zona.



L’ANSA scrive che è stato impedito l’arrivo di altri partecipanti e nel frattempo, dalle 9 di domenica, è iniziato il controllo dei veicoli e delle persone che ancora stanno lasciando l’evento. Il questore Giuseppe Petronzi ha disposto l’invio sul posto di ‘un corposo dispositivo di ordine pubblico, coordinato da funzionari’, come sottolinea un comunicato della Questura. Sono al momento circa 150 gli identificati”.



RAVE PARTY MILANO ALL’EX BOMISA: INTERROTTA LA MUSICA, IL DEFLUSSO È “LENTO, MA COSTANTE”

Come riporta il “Corriere della Sera”, i giovani protagonisti del rave party di Milano, dopo l’intervento della Questura “stanno abbandonando la struttura, anche se sono ancora molti i ragazzi presenti sulla terrazza e sul tetto di uno degli edifici della fabbrica (si tratta dell’ex Bomisa, ndr). Non si segnalano problemi di ordine pubblico né per gli abitanti della zona, anche perché il capannone si trova in un’area quasi esclusivamente industriale”.



Tutta l’area è stata circondata dalle forze dell’ordine intervenute per effetto del posizionamento di numerosi mezzi del Reparto mobile, mentre i carabinieri della compagnia di Corsico e la Digos hanno iniziato con le procedure di identificazione dei giovani presenti. Non appena è stata interrotta la musica, ha preso il via il deflusso, “lento ma costante”, per mutuare la medesima espressione utilizzata dal questore.