Scuole chiuse? Allora si può andare a sciare. Questo in sintesi il messaggio choc dell’Abetone (Pistoia), che ha pensato ad una campagna di marketing per speculare sulla chiusura delle scuole per il Coronavirus. Da qui la decisione del governo di chiudere tutti gli impianti sciistici. Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali, in conferenza stampa oggi dalla Protezione civile ha parlato di una «speculazione vergognosa». Nel manifesto diffuso sui social network era scritto: “Niente scuola? Venite a sciare. Vieni all’Abetone, dal 9 al 15 marzo skipass giornaliero ad 1 euro”. Il sindaco di Abetone Cutigliano, Diego Petrucci, ha annullato la promozione ribattezzata “Le feste dello studente”, ma la polemica era già esplosa. E così il governo, d’accordo con le Regioni, ha deciso di chiudere gli impianti sciistici sull’interno territorio nazionale, «visto che in alcune aree il messaggio non è passato».
CORONAVIRUS, RAVE PARTY A POZZUOLI E FESTA STUDENTI ALL’ABETONE
Il Comune di Pozzuoli invece ha avviato un’indagine, in sinergia con le forze di polizia, per identificare gli organizzatori di un rave party che si è svolto ad Arco Felice, sull’arenile delle Monachelle. E sta cercando di risalire anche ai partecipanti della festa sul litorale flegreo. Il sindaco, Vincenzo Figliolia, è deciso a far scattare le denunce, visto che questi sono episodi che rischiano di mettere in pericolo la comunità durante l’emergenza Coronavirus. «Qui si sta andando oltre ogni misura e mettendo a rischio la salute di un’intera comunità. Attenetevi soltanto alle disposizioni date dalle Autorità e state a casa. Uscite soltanto se indispensabile». Dura la condanna del primo cittadino di Pozzuoli per il rave party di questo weekend. «È successo qualcosa di non plausibile: qualcuno ha ben pensato, in piena emergenza sanitaria e con divieti di assembramento, di organizzare un rave party, in un’area del resto interdetta da due diverse mie ordinanze perché pericolosa, a causa di una gestione fallimentare da parte del comune di Napoli. Sui social foto e video di questi irresponsabili sono ben visibili».
DUE GIOVANI DI AGRIGENTO NEI GUAI PER VIDEO VIRALE
E poi c’è il video di due ragazze di 21 e 35 anni, una di Favara e l’altra di Agrigento, girato nel mezzo della movida serale agrigentina. «Io vengo dalla zona rossa, da Milano!», dice una. L’altra risponde: «Io vengo direttamente da Roma». Le due si chiedono quindi dove trovarsi. «Ad Agrigento!», rispondono. Diventato virale, il video ha scatenato il putiferio. Le due sono state denunciate: lo hanno fatto i poliziotti della sezione Volanti della Questura dopo averle identificate. I reati contestati, stando a quanto riportato da Agrigentonotizie, sono “procurato allarme” e “inosservanza ai provvedimenti dell’autorità”. Ma da giorni l’intensa vita notturna dei giovani agrigentini aveva scatenato molte polemiche, soprattutto perché era aumentata negli ultimi tempi, a conferma del fatto che molti studenti e giovani erano rientrati dal nord Italia e altre località in cui studiano e lavorano. Dopo la denuncia alle due ragazze, alcuni locali hanno deciso di chiudere, mentre polizia e carabinieri hanno intensificato i controlli.