Lo “scoop” lanciato da “La Verità” nella giornata del 7 settembre, viene aggiunto di dettagli anche questa mattina sul medesimo quotidiano: la storia del rave party di Valentano (Viterbo), svolto senza alcuna regola e con anche una vittima sulle rive del lago di Mezzano tra il 13 e il 19 agosto scorso, vede il Viminale accusato di non aver impedito lo svolgimento del caos a cielo aperto durato una settimana. Se prima però era solo il Centrodestra – in particolare Salvini e Meloni – a chiedere un chiarimento della Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese – ora i fatti riportati dall’inchiesta giornalistica rischiano di aprire un autentico vaso di pandora per la titolare del Viminale.



Fonti ministeriali de “La Verità” hanno intercettato una presunta nota prefettizia che svelerebbe «come quel party, a cui parteciparono migliaia di amanti della musica elettronica e (anche) delle droghe, non sia stato un evento inaspettato e iniziato dal nulla»: secondo quanto riportano i cronisti Francesco Amadori e Paolo Gianlorenzo, l’afflusso di camper e mezzi che incolonnati si dirigevano da Orbetello verso l’area del rave sarebbe stata intercettato da polizia e carabinieri. A quel punto però, rivela “La Verità”, le forze dell’ordine avrebbero ricevuto l’indicazione dal Viminale di «monitorare il traffico e non di bloccarlo». Tra ferie e quant’altro, in quel periodo i vari questori e prefetti non erano presenti e perciò l’intera gestione della vicenda viene lasciata ai vicari e alla diretta co-gestione del Ministero dell’Interno.



SALVINI: “SE FOSSE COSÌ, LAMORGESE SI DIMETTA”

Il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro riporta che tra il 13 e il 14 agosto esiste una nota prefettura di Viterbo sul tavolo di Bruno Frattasi, capo di gabinetto del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che potrebbe fare molto discutere. «L’ordine sarebbe partito dalla sala operativa del Dipartimento di pubblica sicurezza di Roma. Ovvero dagli uffici centrali della polizia di Stato», scrive ancora Amadori nel suo “scoop”, rivelando come l’ordine operativo definiva invece che bloccare l’afflusso di mezzi verso il rave party di Viterbo, lo scortare i partecipanti verso il luogo che sarebbe poi stato devastato. «Il rave di Valentano è stato possibile grazie alla scorta della forza pubblica. Sì, anche se la notizia è di quelle da non credere. Al gruppo di drogati che ha assaltato l’oasi, ha occupato una proprietà privata, devastato terreni, ucciso animali, ballato e sballato per giorni, è stato offerto l’accompagnamento dei mezzi di polizia», scrive oggi il direttore de “La Verità”, contestando l’operato della Ministra Lamorgese. Ancora più duro è il leader della Lega Matteo Salvini che dalle colonne del “Corriere della Sera” attacca, «Leggo che il rave di Viterbo non sia stato così imprevisto. E che addirittura, i camper in arrivo sarebbero stati scortati dalle forze dell’ordine. Quello sì che non sarebbe facile da capire. Presenteremo immediatamente un’interrogazione. E se fosse confermato, questo sì richiederebbe le dimissioni immediate del ministro dell’Interno. Un minuto dopo la conferma».

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