Dramma di sangue nella notte a Glorie di Bagnacavallo, piccolo paese nella provincia di Ravenna: una donna, secondo le primissime indicazioni fornite dalle autorità ai quotidiani locali, è morta strangolata nella propria casa al culmine forse di una lite familiare. Per questo motivo il marito è stato subito fermato ed è ancora in corso il primo interrogatorio per capire cosa sia davvero successo in quell’appartamento di via Aguta in una apparente innocua sera di metà dicembre. L’uomo, un vigile fuoco in servizio italiano, non è ancora formalmente accusato di omicidio nei confronti della moglie ma pare scontato quantomeno l’esito delle prime accuse che saranno formalizzate dopo l’interrogatorio della pm di turno Lucrezia Ciriello. Per le indagini intanto sono stati subito attivati i carabinieri del comando provinciale di Ravenna, con la scientifica che ha invece svolto i primi rilievi dopo la nottata di terrore.



TRAGEDIA A RAVENNA: FERMATO E INTERROGATO IL MARITO

Secondo le primissime informazioni riportate dal Resto del Carlino, in casa al momento della morte della donna erano presenti anche i piccoli figli di 3 e 6 anni: entrambi al momento sono stati affidati ai nonni come primissimo approdo e verranno seguiti dai servizi sociali della provincia di Ravenna per iniziare ad avere a che fare con lo choc immaginabile di una mamma che non c’è più e di un papà che potrebbe essere indagato a breve per l’omicidio della stessa. Non è chiaro ancora il perché e il come sia avvenuto il delitto, anche se le prime ipotesi come già detto parlano di strangolamento al culmine di una feroce lite familiare. Saranno le parole del pompiere e i primi rilievi scientifici a fornire qualche ipotesi in più anche per gli stessi inquirenti. Secondo i dati raccolti da Repubblica, la donna morta e strangolata sarebbe Elisa Bravi (31 anni) mentre il marito fermato e interrogato si tratta di Riccardo Pondi, al momento posto in stato di fermo dalle forze dell’ordine.

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