Ray Charles muore il 10 giugno di 15 anni fa, ha 73 anni. Motivo ufficiale complicazioni dovute a malattie del fegato e quindi un tumore. L’anno precedente gli era stato diagnosticato un “fastidio acuto all’anca” e, mentre i medici lo curavano, avevano scoperto altri disturbi, tra cui malattie del fegato. Il leggendario cantante, considerata la più grande voce maschile del soul, era stato a lungo tossicodipendente nel corso della sua vita. Era anche stato arrestato una volta. Essendo cieco sin dall’infanzia, aveva con sé un aiutante che gli somministra giornalmente dosi di eroina. E’ considerato il pioniere del genere soul a metà degli anni ’50 con i suoi primi album che univano linee tra jazz, gospel, blues e, negli anni successivi, country. Con brani come “What’d I Say”, “Unchain My Heart” e “Drown in My Own Tears”, la voce calda e roca del cantante / pianista ha incarnato l’energia appassionata di un vero cantante soul. È una voce che è passata alla storia come una delle più riconoscibili della musica. Persino le canzoni che Charles non ha scritto sono state diventate sue, in particolare “Georgia on My Mind”. Sebbene Hoagy Carmichael e Stuart Gorrell abbiano scritto il pezzo nel 1931, la versione di Charles del 1960 è universalmente considerata la versione definitiva, e divenne la canzone ufficiale dello stato della Georgia.
A SANREMO CON TOTO COTUGNO
Molti ricordano, negli anni 90, i suoi post per la Diet Pepsi, in cui lo si vedeva guidare una automobile benché cieco. Nel 1980 prese parte con un ruolo tra i più significativi nel film The Blues Brothers, in cui impersonava il proprietario di un negozio di strumenti musicali: la sua performance insieme a John Belushi è indimenticabile. Colpito da glaucoma all’età di 6 anni, rimane senza genitori a 15 anni. Studia musica alla St. Augustine School della Florida, un istituto per non vedenti. Al momento della morte lasci 11 figli, 20 nipoti e 5 pronipoti. Il suo primo successo risale al 1947, con Baby let me hold your hand. Nel 1990 Ray Charles partecipa al festival di Sanremo in coppia con Toto Cotugno, i due arrivano secondi. Nel 1999 per la serata condotta da Carlo Conti in onore dei 50 anni del Festival, Charles esegue Good Love Gone Bad sommerso dagli applausi. Nel 2000 invita Giorgia a duettare con lui dopo aver scoperto che il suo nome venne scelto proprio in onore di Georgia on my mind.