Davide Tabarelli, presidente e fondatore di Nomisma Energia, è intervenuto sulle colonne de “La Verità”, con particolare riferimento all’edizione del quotidiano in edicola oggi, lunedì 14 marzo 2022. In primis, ha risposto a una domanda che in molti si stanno ponendo: perché oggi il diesel costa più della benzina? “Perché stanno venendo meno le esportazioni della Russia. Sulla benzina, invece, siamo un po’ meno dipendenti. Dedotto il peso delle accise, il costo industriale del gasolio alla pompa è più alto di quello della benzina”.



Il gas, dal canto suo, è diventato così importante perché “è facile da misurare. Nel riscaldamento era facile assistere a situazioni di consegne inferiori a quelle ordinate e pagate. In secondo luogo, è molto più pulito. Le caldaie durano di più. È un’utilità. Arriva via tubo. Non devi chiamare un trasportatore che ti porta la legna o il gasolio. Abbiamo orgogliosamente speso miliardi e miliardi per la metanizzazione del Paese”. Il punto, ha aggiunto Tabarelli, è che l’Italia ha bisogno, a oggi, di 300 miliardi di chilowattora ed esattamente la metà di questa elettricità arriva dal gas. Non solo: il 40% del gas arriva dalla Russia; in buona sostanza, il 20-25% della nostra corrente è russo. “Del gas che utilizziamo, importiamo complessivamente il 96% del fabbisogno e non possiamo cancellare Mosca dall’albo dei fornitori. Possiamo farcela per 5-6 anni, ma nel frattempo si ferma e chiude tutto”.



DAVIDE TABARELLI: “ABBASSARE IL TERMOSTATO DI CASA NON BASTA”

Nel prosieguo della sua intervista su “La Verità”, Davide Tabarelli ha detto che abbassare le temperature nei condomini di un paio di gradi, riducendo così i consumi del riscaldamento e indossando più maglioni e più coperte, non è sufficiente: “Anche nelle più rosee delle aspettative arriviamo a risparmiare 1 miliardo di metri cubi di gas. Consumiamo 76 miliardi di metri cubi di gas ogni anno, 29 di questi arrivano dalla Russia”. Resta poi il nodo delle utenze non domestiche, quelle relative alle aziende, che non possono comprimere i consumi: “Gli standard produttivi sono incomprimibili nel breve termine. Molte stanno chiudendo, lo choc energetico è già arrivato. Bisogna razionare. Credo sia ciò a cui stanno lavorando in Europa”.



Per avere la corrente si tornerà al petrolio e al carbone, visto che l’emergenza energetica pare essere destinata a durare ancora a lungo? Tabarelli non ha dubbi: “Avremo bisogno anche di quello. Ma il carbone che consuma l’Europa viene soprattutto dalla Russia. Certo, ne abbiamo in Sardegna e lo troviamo in Polonia. Sono i posti più vicini, poi dobbiamo andare lontano: negli USA, in Venezuela, Colombia, Australia, Indonesia e Sudafrica. Però i prezzi sono esplosi. Sono arrivati a 400 euro a tonnellata. L’anno scorso erano 40″.

TABARELLI: “DOBBIAMO COMUNQUE TROVARE ALTERNATIVE AL GAS RUSSO”

Secondo le stime di Algebris, si legge ancora su “La Verità”, fare a meno del gas russo in Europa significherà interfacciarsi con un deficit di quasi 800 miliardi di chilowattora, quasi tre volte il consumo energetico italiano in un anno e Davide Tabarelli non esista ad asserire che “anche se scoppiasse la pace, noi dovremmo trovare alternative alla Russia. Se Putin sarà deposto, chi arriverà al suo posto? Come puoi fidarti nel dargli il 40% dei tuoi approvvigionamenti, che sono il 25% della tua energia? È una tragedia per tutti. Per l’Europa, per la Russia. E comunque la Russia ha tantissimo petrolio, gas, carbone. Noi non potremo fare a meno dei combustibili fossili”.

Come cambia in Italia la nostra bilancia dei pagamenti nell’energia? Tabarelli evidenzia che, con i prezzi degli ultimi giorni, andiamo a -90 miliardi nel 2022. Nel 2020 abbiamo fatto -23 miliardi, nel 2021 -35 miliardi. Il peggioramento è di 55 miliardi e “capisce chiunque di quali ordini di grandezza parliamo. Abbiamo deciso di essere solidali con l’Ucraina. Dobbiamo agire, ma c’è un prezzo da pagare. Dobbiamo razionare l’energia ora, perché l’ipotesi è quella di rimanere veramente al freddo il prossimo inverno”.