Antonio Razzi si prende la sua rivincita. Queste sono le ore decisive della crisi di Governo, con il premier Conte e le forze di maggioranza al lavoro per individuare i “costruttori” che consentirebbero di avere ancora i numeri per governare. C’è chi li chiama “costruttori”, appunto, o “responsabili”, ma anche chi torna a tirare fuori termini come “voltagabbana” e “poltronari”.



Dieci anni fa Razzi venne definito da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle “voltagabbana” per aver appoggiato il Governo guidato da Silvio Berlusconi. E, come spiega al Corriere della Sera, ha già pronti i popcorn: «Farò di tutto per essere in Senato, non mi posso perdere lo spettacolo. Devo ancora spostare la terapia per la caviglia destra, sa? Retaggio della mia partecipazione a Ballando con le stelle nel 2019, ma in Senato alla conta per Conte voglio esserci a tutti i costi».



RAZZI: “SCILIPOTI MI HA CHIESTO DI FONDARE UN PARTITO”

«Voglio ridere in faccia a tutti quelli che 10 anni fa, tra Partito democratico e Movimento CinqueStelle mi chiamarono voltagabbana. E adesso loro che fanno?», ha aggiunto Antonio Razzi ai microfoni del Corriere. Ma non è finita qui. L’ex esponente dell’Italia dei Valori ha rivelato un gustoso retroscena legato a Domenico Scilipoti: «Mi ha detto: Anto’, perché non lo fondiamo noi il partito dei veri responsabili per l’Italia? Gli ho risposto: caro Mimmo per fare il formaggio devi quagliare, per fare un partito ci vogliono i soldi e io oggi non arrivo a 2 mila euro di pensione». Razzi ha poi ha analizzato la “conta” in Senato: «Ma tanto poi Conte i voti in tasca li ha già, altrimenti non rischierebbe la figuraccia in Senato: sa quanta gente, con 13-14 mila euro al mese di paga parlamentare, si è comprata la casa e adesso ha il mutuo da pagare? Dieci anni dopo non è cambiato niente».

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