Il razzismo e la discriminazione hanno impatto sul benessere e sulla salute pubblica. Questo è quanto affermano alcuni studi scientifici, ma anche diverse organizzazioni internazionali, che stanno chiedendo il finanziamento alla Commissione Europea per condurre un’inchiesta approfondita, con evidenza di dati, al fine di inserire la causa tra quelle determinanti come fattore di rischio della popolazione. La richiesta è stata avanzata con la presentazione di un documento ufficiale presentato da 30 associazioni e da 3 membri rappresentanti parlamentari in Europa.



Raymond Gemen, portavoce del gruppo European Public Health Alliance, ha dichiarato alla rivista Nature che “Esiste l’evidenza, che dimostra come sia necessario inserire il razzismo nell’elenco dei rischi per la salute pubblica“.  La sociologa Sara Hamed, ha anche sollevato la questione dei finanziamenti per un’inchiesta “Difficili da trovare perchè spesso, gli studi nei quali viene menzionata la parola ‘razzismo’ vengono automaticamente scartati“. Ma ci sono molte ricerche già pubblicate in merito che dimostrerebbero l’impatto significativo sulla salute della discriminazione razziale, con conseguenze più gravi per alcune minoranze etniche.



Razzismo ha effetto negativo sulla salute: gli studi pubblicati

Gli studi più significativi sulla correlazione tra razzismo e salute, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Lancet. I dati che vengono analizzati sono anche quelli che sono stati presentati come evidenza alla Commissione parlamentare europea per chiedere un approfondimento. Si tratta di una ricerca condotta da diversi scienziati britannici, che partendo dalla storia di oppressione e potere iniziata nei secoli precedenti, hanno tracciato l’evoluzione delle conseguenze di alcune ideologie di discriminazione, portando alla conclusione che “Sussistono ancora numerose disuguaglianze che contribuiscono a peggiorare le condizioni di vita di alcuni gruppi di persone”.



Sulla base di queste ricostruzioni, si evidenziano gli effetti della xenofobia sullo stato psicofisico, e quindi “Si chiede alle istituzioni politiche di intervenire, inserendo il razzismo come fattore di rischio da contrastare, per migliorare il livello della salute di tutti i cittadini”.  “Abbiamo chiesto un chiarimento ufficiale, ma la risposta della Commissione Ue ancora non è arrivata” conclude Nature.