La missione DART della Nasa mira a colpire con un razzo l’asteroide Dimorphos, non con lo scopo di mandarlo in frantumi, quanto piuttosto di deviarne la traiettoria. Si tratta di un addestramento utile a comprendere se un approccio di tale natura possa in futuro salvare la Terra, qualora il nostro pianeta subisse una minaccia spaziale di tale natura. La data prevista per l’impatto tra DART e l’asteroide Dimorphos è quella del 27 settembre 2022, quando in Italia sarà notte fonda (1.14) e la collisione avverrà a una velocità pari a circa 24mila chilometri orari.
Come si legge sul sito dell’agenzia stampa ANSA, Dimorphos non è in rotta di collisione con la Terra, ma la missione sarà un test per verificare se sia possibile deviare qualsiasi oggetto che rappresenti un rischio per il globo. A bordo del veicolo c’è anche il microsatellite italiano LiciaCube, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), che si sgancerà prima dell’impatto per fotografarlo. La missione Dart è partita il 24 novembre 2021, a bordo di un razzo Falcon 9 della Space X.
MISSIONE DART PER DEVIARE ASTEROIDE: TEST DI DIFESA DELLA TERRA
Va ricordato che il razzo della missione DART raggiungerà un sistema binario formato non da un solo asteroide, bensì da due: il più grande, Didymos, ha un diametro di 780 metri, mentre Dimorphos, che orbita intorno al suo fratello maggiore, ha un diametro di 160 metri.
L’agenzia ANSA ha chiarito che la scelta operata dalla NASA di “mirare ad un sistema binario come questo è stata intenzionale: poiché i due asteroidi ruotano l’uno attorno all’altro ed entrambi possono essere osservati dai telescopi terrestri sarà facile verificare se l’impatto del veicolo spaziale sarà riuscito a spostare l’orbita di Dimorphos. Inoltre, tra circa quattro anni, i due asteroidi saranno raggiunti anche dalla missione Hera dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), il cui lancio è previsto a ottobre del 2024 e che studierà in dettaglio gli effetti della collisione“.