Dopo circa 5 miglia e mezzo è fallito il lancio del razzo della nuova missione suborbitale NS-23 del veicolo New Shepard della Blue Origin di Jeff Bezos, imprenditore e fondatore di Amazon. Il lancio era stato riprogrammato, dopo numerosi rinvii dovuti al maltempo, per oggi alle ora 15:30 italiane. Il razzo è partito con un’ora di ritardo a causa di alcuni imprevisti. Dopo il decollo, inizialmente tutto sembrava procedere normalmente ma ben presto è sorto un problema che ha impedito il proseguimento del viaggio del veicolo.
Come spiega La Repubblica, il pennacchio di fuoco proveniente dal motore BE-3 ha cambiato rotta, facendo così deviare leggermente il veicolo. La capsula ha attivato automaticamente il motore d’emergenza e ha cominciato la discesa verso terra. Dopo aver raggiunto 11,4 km di altezza, il razzo ha cominciato il rientro.
Problemi imprevisti per il razzo di Bezos
Il razzo New Shepard della Blue Origin di Jeff Bezos ha iniziato la discesa frenata dai suoi tre paracaduti dopo che il pennacchio di fuoco proveniente dal motore BE-3 aveva deviato il veicolo. Il razzo non aveva a bordo persone bensì 36 esperimenti scientifici, di cui 18 appartenenti alla Nasa. Il luogo del lancio è situato nel Texas occidentale, vicino alla città di Van Horn.
La nota positiva del lancio del razzo è che il sistema d’emergenza ha funzionato bene. Dunque, spiega La Repubblica, se a bordo del veicolo ci fossero state persone, si sarebbero salvate. La capsula è successivamente atterrata in una zona di sicurezza, come ha spiegato la Federal Aviation Administration in una nota. “Sembra che abbiamo riscontrato un’anomalia con il volo di oggi: non era pianificata e non abbiamo ancora dettagli, ma la nostra capsula dell’equipaggio è riuscita ad atterrare con successo”, ha affermato Erika Wagner, direttore senior dei mercati spaziali emergenti di Blue Origin nel corso del live streaming del lancio sul sito web della compagnia spaziale.