RE CARLO AUSTRALIA: VISITA “SNOBBATA” DAI LEADER
“Un monumentale insulto“: così è stato definito il gesto dei leader degli Stati australiani di snobbare la visita di Re Carlo III. Quando arriverà a Canberra lunedì non sarà accolto da alcun leader, sebbene si tratti della sua prima visita in Australia da quando è diventato re.
Il primo ministro Anthony Albanese sarà presente, ma i sei premier degli Stati hanno dichiarato di non poter partecipare e declinato l’invito, facendo riferimento ad “altri impegni“: i media australiani citano campagne elettorali e riunioni di gabinetto.
Il premier del Nuovo Galles del Sud, che è il più grande Stato australiano, ad esempio, ha fatto sapere che incontrerà Re Carlo in un altro momento della sua visita in Australia.
“GESTO OFFENSIVO CONTRO RE CARLO”
Questa situazione ha suscitato la dura reazione di Bev McArthur della Lega Monarchica Australiana, secondo cui si tratta di uno “schiaffo in faccia” al re. Ai media australiani ha ricordato che premier e ministri giurano fedeltà al monarca, quindi “è un insulto monumentale che ora sputino sulla sua mano tesa in segno di amicizia“.
“Lo trovo offensivo. Dovrebbero semplicemente togliersi il cappello da repubblicani, fare il breve viaggio fino a Canberra, dire ‘ciao e grazie per essere venuti in Australia’“, ha aggiunto McArthur. Ai microfoni della BBC ha parlato di “politica gestuale“, definendo “del tutto indifendibile” la mancata partecipazione dei premier statali al ricevimento a Canberra.
Ciò che hanno fatto i leader statali è “meschino e inospitale“. Invece, Buckingham Palace non commenta la polemica, ma gli Stati australiani avranno tutti dei rappresentanti all’evento, compresi i loro governatori.
IL DIBATTITO SULL’ADDIO ALLA MONARCHIA
L’Australia è un ex colonia della Gran Bretagna che si è federata ed è diventata indipendente nel 1901, ma resta una monarchia costituzionale, anche se sostanzialmente la posizione del sovrano britannico è puramente simbolica, in quanto non ha alcun ruolo nella gestione quotidiana dell’Australia. Da tempo c’è un dibattito sulla possibilità che diventi una repubblica, tema su cui i funzionari di Buckingham Palace, che hanno scritto a nome di Re Carlo, si sono espressi la scorsa settimana dichiarando che è una “questione che spetta al pubblico australiano valutare“.
Il Movimento per la Repubblica australiana ha definito la visita reale il “tour d’addio” della monarchia, chiedendo che si arrivi a eleggere un cittadino come capo di Stato, qualcuno che si occupi a tempo pieno del Paese, ha dichiarato il portavoce Isaac Jeffrey.