Nuovo allarme sicurezza in Uk per via di alcuni dispositivi della Cina ritenuti sospetti e una minaccia per la sicurezza nazionale. Come si legge stamane sul Daily Mail, il riferimento è ad alcune telecamere a circuito chiuso di fabbricazione cinese che spieranno la folla durante l’incoronazione del Re Carlo III di domani.



In totale vi saranno 38 dispositivi a firma Hikvision, azienda che secondo il Mail avrebbe lavorato in stretto contatto con l’esercito cinese, e che sono state installate lungo il percorso della parata che va da Buckingham Palace a Trafalgar Square, quello che sarà percorso appunto da Re Carlo. Tali telecamere possono catturare “fino a cinque volti contemporaneamente” e offrire “classificazione di obiettivi umani e di veicoli basata sul deep learning”, secondo quanto si legge nella brochure del produttore.



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Ovviamente gli addetti ai lavori appaiono preoccupati in quanto tali telecamere potrebbero raccogliere le informazioni di migliaia di persone che assisteranno alla parata. Hikvision è un’azienda che è stata già bandita dagli Stati Uniti da parte di tutte le agenzie federali e Oliver Dowden, Cancelliere del Ducato di Lancaster, lo scorso novembre aveva ordinato a tutti i ministeri britannici di rimuovere le telecamere di tale azienda per motivi di sicurezza.

Sir Iain Duncan Smith, ex leader conservatore e co-presidente dell’Alleanza interparlamentare sulla Cina, ha dichiarato a riguardo: “Niente mi sorprende più dell’incompetenza delle autorità quando si tratta della Cina. La realtà è che i servizi di sicurezza ci hanno detto che queste telecamere sono una minaccia”.



INCORONAZIONE RE CARLO III, POLEMICHE PER L’INVITO DI ZHENG

Il colonnello Philip Ingram, ex ufficiale dell’intelligence militare britannica, ha aggiunto: “Utilizzare queste telecamere per un evento così prestigioso e importante va contro ogni minimo consiglio di sicurezza che è stato dato negli ultimi mesi”. E ancora: “Ci sono molte soluzioni di fotocamere prodotte in Gran Bretagna che sarebbero molto più rilevanti per un’occasione molto britannica. L’uso di dispositivi su cui molti esperti nel Regno Unito e negli Stati Uniti hanno sollevato preoccupazioni molto reali, aumenta anche il potenziale della vulnerabilità informatica attorno all’infrastruttura che protegge l’incoronazione”.

E a proposito di Cina e dell’incoronazione del Re Carlo III, nelle ultime ore si è creato un mezzo caso diplomatico dopo che è stato invitato a Corte, per l’evento di domani, il vicepresidente cinese Han Zheng. Lord Pattern, ex governatore di Hong Kong, ha storto il naso (per dire un eufemismo), di fronte a tale decisione, visto che Zheng era stato responsabile di una brutale repressione della libertà, soprattutto nei confronti dei giovani, proprio ad Hong Kong.