Francesca Re David, segretaria generale della FIOM, non ci sta e risponde colpo su colpo a chi ha provato a puntare il dito contro il sindacato negli ultimi giorni. Ospite del programma Omnibus, in onda su La7, la sindacalista si è espressa sul tanto discusso tema del green pass e dell’obbligo vaccinale, andandoci giù pesante nei confronti del governo, apostrofato come “poco coraggioso”: “Ci sono tutte le norme di sicurezza e noi siamo assolutamente a favore del vaccino, pensiamo che possa stabilirlo solo la legge. Quando viene fatto l’esempio del faccio della poliomielite da parte di Confindustria siamo intervenute leggi, lo dice la Costituzione“.



Siamo per la legge, pensiamo vada fatta una campagna importante perché inserire l’obbligo così non è possibile” ha detto Re David. La 60enne, a guida del sindacato dal luglio 2017, ha infatti sottolineato: “Introdurre l’obbligo significa mettere sanzioni e non si può pensare a una cosa del genere senza una norma di legge che va in quella direzione. Il governo deve avere il coraggio di guardarsi in faccia al proprio interno e andare verso l’obbligo vaccinale, perché il Green pass pensiamo sia un modo per non affrontare questo problema“.



Re David (FIOM): “In lockdown ci dicevano irresponsabili”

Nel corso del lungo intervento di Francesca Re David durante la trasmissione Omnibus, la sindacalista ha preso in esempio alcune polemiche rivoltegli negli scorsi mesi da parte di chi non vedeva di buon occhio il percorso intrapreso dalla FIOM: “La narrazione contro il sindacato delle ultime settimane è inaccettabile, sulla sicurezza e la salute sul lavoro altri devono fare autocritica, non di certo io. Quando questa terribile storia del Covid è iniziata nel 2020 ricordo che siamo stati i primi a scioperare e Bonomi ci dava degli irresponsabili perché mandavamo l’Italia nel disastro e si riteneva che le fabbriche fossero aperte“.



La segretaria generale della FIOM ha infatti sottolineato che nei primi mesi del lockdown tutti le andavano contro, ma alla fine le misure richieste sono servite per arginare quanto più possibile le situazioni di contagio sul lavoro: “Lì il contagio sarebbe stato forte, ed è stato un disastro. Abbiamo scioperato per imporre chiusure e protocolli, ci hanno dato degli irresponsabili. Sono stati fatti i protocolli, si usano mascherine e anche nelle mense c’è il distanziamento“.