Il rapporto Whitepaper “ESG nel settore immobiliare” sottolinea che le pratiche ESG non solo permettono di soddisfare le linee guida normative, ma offrono anche notevoli vantaggi di business. Lo studio si basa su ricerche esistenti di importanti società di consulenza, tra cui Deloitte, i cui dati evidenziano come le imprese di costruzioni impegnate in edifici a basse emissioni di carbonio e green stiano diventando sempre più attraenti per gli investitori grazie alla due diligence ESG. Le stime recenti hanno registrato che il valore degli asset ESG a livello mondiale supera i 23 mila miliardi (“trillion”) di dollari.
Uno dei punti chiave del report di PlanRadar, piattaforma digitale leader nel settore delle costruzioni, riguarda il fatto che i proprietari di immobili concentrati nel raggiungimento di obiettivi in chiave ESG registrino spesso un ROI più elevato, per poi suggerire che più rapidamente vengono raggiunti gli obiettivi di sostenibilità, più rapido è il ritorno. Ciò comporta che, per ottenere maggiori vantaggi, occorra integrare le strategie ESG nella due diligence tecnica degli asset immobiliari, come, ad esempio, all’interno dell’analisi delle condizioni di un edificio, nel costo potenziale dei lavori di riparazione e nella conformità alle normative del mondo dell’edilizia.
Tuttavia, secondo quanto afferma il report, raggiungere gli obiettivi di sostenibilità nell’ambito della due diligence tecnica richiede tempo. Il processo di integrazione, infatti, si basa sulla valutazione dei dati, sulla compilazione dei rapporti e sull’allineamento di obiettivi da parte di terzi, ed è quindi un processo prolungato. Inoltre, comporta un costo iniziale considerevole dovuto alla raccolta e alla rendicontazione di una notevole quantità di dati, atti a dimostrare che i processi e le normative siano stati seguiti correttamente per ottenere edifici sicuri e abitabili. Questo processo di raccolta dei dati può essere impegnativo a causa della vastità degli standard e delle normative in continua evoluzione, insieme alla necessità di mantenere una documentazione ben strutturata e organizzata dei progetti, dei contratti, delle planimetrie e dei protocolli lungo le diverse supply chain.
Le soluzioni digitali rendono comunque molto più efficiente lo svolgimento della due diligence tecnica tramite la raccolta della documentazione in maniera completa ed esaustiva. Contribuiscono, inoltre, a garantire la rivalutazione a lungo termine degli asset, la soddisfazione dei tenant e l’aumento complessivo del valore della società. Forniscono, infine, una traccia di audit a prova di violazione per supportare l’allineamento con le normative sempre più stringenti del settore dell’edilizia, offrendo agli stakeholder una maggiore affidabilità.
In merito al Whitepaper, Fabio Arancio, Regional Manager Italy di PlanRadar, ha dichiarato: “L’ESG sta diventando un fattore chiave per le scelte degli investitori: gli investment memorandum includono tutti i rischi ESG e le relative strategie di mitigazione degli stessi, i costi associati e le ipotesi identificate durante il processo di due diligence. Coloro che nel settore immobiliare prendono sul serio questo criterio corporate e si avvalgono del potenziale degli strumenti digitali per supportare una gestione più efficace dei dati miglioreranno la propria governance, incrementeranno il valore sociale e ridurranno l’impatto ambientale negativo, consentendo al mercato di ottenere maggiore sicurezza e di salvaguardarsi dall’instabilità economica”.
Ulteriori approfondimenti sull’Ebook di PlanRadar “L’ESG nel settore immobiliare con PlanRadar”.
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