E’ allarme per quanto riguarda i reati dei minorenni, in forte aumento. Dal 2010 al 2022, come si legge su l’Avvenire, sono cresciuti di preciso del 15.34 per cento e ciò che preoccupa è che nella maggior parte dei casi chi compie reati fra gli under 18 dimostra “la totale assenza di empatia nei confronti della vittima”. A specificarlo sono i dati diffusi nella giornata di ieri dal rapporto sulla criminalità minorile della Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale.



Un’analisi che si sofferma in particolare sulla pericolosità dei social, che come da considerazioni finali: “possono essere utilizzati per reclutare o radicalizzare giovani in attività criminali o estremiste”. Negli ultimi 13 anni, specifica l’Avvenire, le segnalazioni dei reati di minorenni di età compresa fra 14 e 17 anni sono passate dalle 28.196 del 2010 alle 32.522 del 2022. Nel 2020, l’anno del primo lockdown per il covid, si è registrato un decremento importante per poi rialzarsi nei due anni successivi. Nel contempo con il passare degli anni, come spiega sempre il rapporto citato da L’Avvenire, sono diminuite le segnalazioni di minorenni italiani, e sono cresciute quelle degli stranieri che nel 2022, per la prima volta negli ultimi 12 anni, hanno superato i nostrani, 17.032 a fronte dei 15.490.



REATI MINORI, ALLARME DELLA POLIZIA: IN COSTANTE AUMENTO DA 12 ANNI: LA MAGGIOR PARTE HA 16 E 17 ANNI

La maggior parte dei denunciati o arrestati ha un’età compresa fra 16 e 17 anni, e i reati più in voga sono furto, ricettazione, rapina ed estorsione; lesioni dolose, percosse, minaccia e rissa; danneggiamento, incendio, danneggiamento seguito da incendio; resistenza e violenza o minaccia a pubblico ufficiale; violazioni della normativa in materia di sostanze stupefacenti. In crescita del 6,59 per cento gli under 18 fermati o segnalati per violenza sessuale (291 i casi nel 2022), mentre sono in diminuzione i casi di omicidio volontario, meno 10 per cento, contro quelli per tentato omicidio che invece sono aumentati del 32,31 per cento.



Un’altra costante degli ultimi anni è infine quella dei reati informatici che dal 2016 sono aumentati comprendendo reati come falsità in documenti informatici, diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti: nel 2016 erano 30 mentre nel 2022 sono diventati 286. Da segnalare che la maggior parte dei reati vengono commessi nel nord ovest, seguiti dal nord est e poi dal centro. Di meno al sud e la metà nelle grandi isole.