Reati su minori in Italia, in occasione della Giornata Internazionale delle Giovani ragazze, è stato diffuso il dossier InDifesa 2024, pubblicato dall’Associazione Terre Des Hommes e presentato alla Camera dei Deputati. Un documento che ogni anno raccoglie i dati aggiornati relativi ai casi registrati dalla Polizia relativi a illeciti che coinvolgono bambini e adolescenti. I numeri sono preoccupanti e mostrano un deciso incremento che è in crescita costante dal 2013. Negli ultimi 10 anni infatti l’aumento è stato del 34% arrivando al 2023 a far registrare circa 19 casi al giorno. Altrettanto preoccupanti i dati che riguardano le vittime, per il 61% sono bambine costrette in famiglia ad abusi e violenze di tipo sessuale, reati che costituiscono l’85% del totale insieme ad altri che incidono in minore entità ma sempre collegati allo stesso ambito come: detenzione di materiali a contenuto pedopornografico, sfruttamento della prostituzione e corruzione di minore. Le vittime di sesso maschile invece sono quelle che subiscono maggiormente omicidi e abbandoni, rispettivamente per il 67 ed il 61%.



Reati su minori, aumentano violenze in famiglia e disagi psicologici causati da social e chat

Dossier reati su minori in Italia, oltre ai numeri preoccupanti registrati dal documento InDifesa 2024, emerge che contemporaneamente all’aumento dei casi di violenze, abusi e omicidi che hanno avuto vittime minorenni, si è abbassato anche il livello di sicurezza e benessere percepito dai ragazzi. Soprattutto le femmine infatti,  come riporta l’Istituto Superiore di Sanità, avrebbero dichiarato di aver avuto conseguenze negative sullo stato mentale dalla pandemia.



I disagi psicologici sono incrementati anche a causa della maggiore diffusione dei rischi connessi all’uso dei social, delle chat e in generale correlati anche all’aumento dei reati in rete che coinvolgono minori come il cyberbullismo e la pedopornografia. Le ragazze in particolare nell’ambito dello stato di insoddisfazione, hanno affermato nell’76% delle risposte che il maggiore problema è relativo all’accettazione del proprio corpo, mentre il 73% ha un disagio provocato dalla relazione difficile con i familiari e per il 67% dalle preoccupazioni sulle prestazioni scolastiche .

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