È una situazione a dir poco tragica quella che ha investito la maratoneta ugandese 33enne Rebecca Cheptegei che nella giornata di domenica – era il primo settembre 2024 – è stata bruciata viva dal suo fidanzato Dickson Ndiema Marangach: a dare la notizia sono stati i media kenioti che hanno citato tra le loro fonti – oltre ai tradizionali inquirenti che hanno immediatamente aperto un fascicolo d’indagine – anche i familiari della povera vittima; mentre quest’ultima si troverebbe ricoverata in condizioni gravissime presso il Moi University and Referral Hospital di Eldoret, con ustioni che le coprono la maggior parte del corpo.
Partendo dalla figura di Rebecca Cheptegei prima di arrivare alla violentissima aggressione, l’ultima volta che abbiamo potuto apprezzare le sue doti da maratoneta è stata durante le Olimpiadi che si sono tenute il mese scorso a Parigi: la 33nne aveva corso con la maglia ugandese assieme alle compagne Stella Chesang e Mercyline Chelangat, classificandosi al 44esimo posto; mentre tra i suoi successi sportivi più recenti non va dimenticato che nel 2021 – a Chiang Mai, in Thailandia – ha ottenuto l’oro nei Campionati mondiali di corsa in montagna e trail running.
Rebecca Cheptegei bruciata viva del fidanzato: cosa è successo
Ancora abbastanza incerti i contorni dell’aggressione che ha visto (suo malgrado) protagonista Rebecca Cheptegei, mentre sappiamo per certo che tutto sarebbe avvenuto domenica scorsa poco dopo il suo rientro – assieme ai figli – dalla messa domenicale: giunta nella sua abitazione l’atleta si sarebbe trovata davanti Dickson Ndiema Marangach che ha ingaggiato immediatamente una discussione degenerata nell’arco di pochissimi minuti nell’aggressione.
L’uomo avrebbe prima gettato una tanica di combustibile (forse benzina) rinvenuta sul luogo addosso a Rebecca Cheptegei, per poi darle fuoco; ma per una certa ironia della sorte anche lui è stato colpito dal suo stesso gesto e si troverebbe ora ricoverato presso lo stesso nosocomio keniota: la donna ha una prognosi impietosa con i medici che parlano di ustioni che le coprono circa il 75% del corpo, mentre dell’uomo non ci sono aggiornamenti significativi e i figli risultano essere illesi.
A dare l’allarme e prestare i primi soccorsi a Rebecca Cheptegei sono stati alcuni vicini allertati dalle grida scaturite dal litigio e dall’aggressione, mentre i genitori della 33enne parlando con i media hanno ascritto l’evento al recente acquisto da parte della loro figlia di un terreno nella Contea – sempre in Kenya – di Trans-Nzoia: l’uomo l’avrebbe visto come un modo per allontanarsi da lui e sottrargli i figli, con un epilogo tristemente noto.