Rebecca Cheptegei, la maratoneta dell’Uganda bruciata viva dal compagno domenica scorsa, è morta poche ore fa a seguito delle gravissime ustioni riportate nella brutale aggressione. A comunicare l’infausto epilogo della vicenda che ha coinvolto l’atleta 33enne, il Comitato olimpico ugandese in una nota di cordoglio alla famiglia della vittima diffusa sui canali social.
La vicenda ha scosso profondamente il mondo dello sport e ora l’inchiesta punta a ricostruire cosa è successo nell’abitazione in Kenya dove Rebecca Chetpegei, forse dopo una lite, sarebbe stata cosparsa di benzina e data alle fiamme dal compagno, il keniota Dickson Ndiema Marangach che si sarebbe introdotto in casa approfittando dell’assenza dell’atleta e dei figli per poi sorprenderla e colpirla al suo ritorno.
Rebecca Chetpegei cosparsa di benzina e data alle fiamme: l’annuncio del Comitato olimpico ugandese
La morte di Rebecca Chetpegei è avvenuta un mese dopo la sua partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 in rappresentanza dell’Uganda. Alle Olimpiadi appena concluse si era classificata 44esima nella maratona. Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, l’atleta 33enne è morta per le gravissime ustioni riportate a seguito dell’aggressione subita dal compagno, diffuse sull’80% del corpo. Subito dopo il fatto, sarebbe stata soccorsa e trasportata all’ospedale di Eldoret, in Kenya, ma nonostante il tempestivo ricovero in terapia intensiva non ce l’ha fatta. Le sue condizioni erano apparse immediatamente disperate.
Il Comitato olimpico ugandese ha diffuso il seguente comunicato per annunciare il decesso della giovane maratoneta: “È con grande tristezza che annunciamo la scomparsa di Rebecca Chetpegei Oly, deceduta questa mattina. Rebecca ha recentemente rappresentato l’Uganda ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 nella maratona femminile. Esortiamo le forze dell’ordine competenti a intraprendere un’azione rapida e decisiva per assicurare l’autore del reato alla giustizia per queste azioni codarde e deplorevoli. Le nostre condoglianze alla famiglia e all’intera comunità sportiva. Possa l’anima gentile di Rebecca riposare nella pace eterna. Insieme, restiamo uniti nel dire no alla violenza contro le donne“.