Nove sindaci delle principali metropoli d’Europa, compreso Beppe Sala per Milano, ieri hanno inviato una lettera alla Ue per chiedere una parte delle risorse del Recovery Fund per le grandi città. Ad annunciarlo è stato il primo cittadino milanese nel corso del confronto sul “Piano per la Ripresa, l’Innovazione e lo sviluppo di Milano e dell’Area Metropolitana”: «Può essere naturale che una parte di queste spese sia delegata alle grandi città di fronte ad una buona progettualità». L’iniziativa, partita da Milano, Parigi e Barcellona, ha l’obiettivo di fare confluire una parte dei fondi ai nuclei metropolitani e «la Milano allargata lo è, essendoci i presupposti per poterli fare». Beppe Sala ha poi spiegato: «Di fronte a questo tipo di progettualità ha senso che ci sia nuova forza lavoro messa in campo anche nel pubblico».



RECOVERY FUND, SALA FIRMA LETTERA A UE

Prosegue dunque il dibattito in Europa sul Recovery Fund: l’avvio al momento resta un’incognita, spiega Sky Tg 24, e il premier Giuseppe Conte va in pressing sul Consiglio Ue. Il giurista ha spiegato che il Recovery Fund deve partire il prima possibile, sottolineando nel corso del suo intervento di ieri alla Camera: «Rimane urgente una positiva conclusione del negoziato sul Next Generation EU. Far partire al più presto i programmi e l’erogazione dei fondi europei rappresenta un obbligo innanzitutto morale verso le decine di migliaia di vittime europee e verso i cittadini del nostro continente». Ma fonti Ue non portano buone notizie: ci sono effettivamente dei ritardi su Recovery Fund e bilancio Ue, l’accordo potrebbe essere raggiunto a metà novembre. Per questo motivo, il RF non sarà operativo prima della seconda metà di febbraio.

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