Alle ore 17

è convocata per oggi la conferenza unificata Stato-Regioni-Comuni-Province alla presenza del Premier Mario Draghi e de Ministri Daniele Franco (Economia) e Mariastella Gelmini (Affari Regionali e Autonomie): il tema all’ordine del giorno è il Recovery Plan, ma si discuterà anche di sostegni, riaperture e colori delle Regioni nella prossima settimana. Entro il 30 aprile il Governo italiano dovrà inviare il testo definitivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in Europa per la prima valutazione della Commissione Ue e nel giro di qualche mese lo sblocco dei primi fondi del Recovery Plan: si discuterà oggi con gli enti locali dei progetti e dei finanziamenti in cui verranno utilizzati i 191 miliardi di euro destinati all’Italia secondo lo schema del Next Generation Eu.



Servono l riforme, i capitoli di spessa e le finalità degli interventi del Governo e in questi giorni si dovrà giungere ad una stesura finale del testo Pnrr: la road map prevede dopo la Conferenza Stato-Regioni oggi, il 26-27 aprile prossimo le Comunicazioni del Presidente del Consiglio Draghi sul Recovery Plan alla Camera e al Senato. Il 30 poi l’invio del testo con 6 macro capitoli (Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per una mobilità sostenibile; Istruzione e ricerca; Inclusione e coesione; Salute) in Europa per l’inizio dell’esame sul Recovery Fund.



GOVERNO-REGIONI, GLI ALTRI TEMI: RIAPERTURE, COLORI, SOSTEGNI

Inevitabile però che nel vertice odierno in video-collegamento con Draghi, Franco e Gelmini la discussione non solo sul Recovery Plan ma anche su tutti gli ultimi temi caldi di queste ore: in primis, il “caos” AstraZeneca con la nuova circolare che segue le disposizioni di Ema (e poi Aifa) circa la raccomandazione del vaccino anti-Covid anglo-svedese solo agli over-60. Economia, pandemia ma anche riaperture: «Parleremo anche di riaperture: chiederemo un piano di regole serie perché si possa andare verso le riaperture. L’alternativa non sono i divieti poiché, di fatto, non funzionano e rischiamo quindi di mettere a rischio anche la tenuta dei contagi», ha spiegato all’Adnkronos il Governatore del Friuli Massimiliano Fedriga, «Servono scelte condivise dai cittadini altrimenti la diffusione del virus rischia di peggiorare, non migliorare». La Ministra Gelmini ieri ha annunciato che alcune riaperture potranno avvenire già dal 20 aprile, le restanti da inizio marzo con il prossimo Decreto Covid. Domani la cabina di regia anti-Covid discuterà del cambio colore delle Regioni che si apprestano ad essere numerose da partire da lunedì 12 aprile: sperano (e sarà tema delle discussioni odierne in conferenza) nel ritorno in arancione Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Puglia e Calabria, mentre per Campania e Valle d’Aosta dovrebbe confermarsi la zona rossa. Da ultimo, il vertice con Draghi aggiornerà gli enti locali sul nuovo scostamento di bilancio in previsione per aumentare i sostegni-indennizzi alle imprese e alle categorie più colpite dai lockdown e chiusure.