Poco prima delle ore 18 il Consiglio dei Ministri ha approvato l’intero pacchetto di norme giunto sul tavolo del Governo questa mattina nella prima “parte” del CdM: via libera al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ma anche al Fondo complementare da 30,6 miliardi (per completare il pacchetto integrale da 248 miliardi di euro del Recovery Plan italiano) e al Decreto Proroghe. Entro domani il testo finale del PNRR verrà inviato dal Ministro Daniele Franco all’Unione Europea per l’inizio dell’iter di verifica e sblocco del Recovery Fund: il supplemento di approfondimento con le Regioni è giunto in particolar modo sul Fondo extra che mette a disposizione 30,6 miliardi fino al 2026, fondi “paralleli” al Recovery Plan.



Non è invece presente nel Dl Proroghe approvato in Cdm la norma sulla proroga delle concessioni balneari e ambulanti, come spiega il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia all’Agenzia ANSA: «Non serve nessuna proroga perché una norma esiste già, anzi due: una per la proroga al 2033 e un’altra che congela le concessioni per il Covid. Si tratta di un falso problema. Poi in Italia è tutto più complicato perché c’è chi interpreta le norme ma questa è un’altra questione. Ove fosse necessario, potrebbe essere utile fare una interpretazione autentica di norme già esistenti, ma l’unico messaggio che mi sento di mandare, l’unica cosa certa è che l’estate è tranquilla per tutti, gestori e utenti».



NUOVO DECRETO PROROGHE: ECCO IL TESTO

In attesa che il Consiglio dei Ministri riparta con l’ok definitivo al Recovery Plan, è in corso la Conferenza con le Regioni per gli ultimi dettagli del Fondo complementare al PNRR. Nel frattempo, è emersa sull’Adnkronos la bozza del Decreto Proroghe che sarà licenziato nel Cdm odierno: 11 articoli per far fronte ad una serie di scadenze/regole da prorogare in attesa dei prossimi Decreti Sostegni. Dallo smart working ai documenti, passando per le norme sulle carceri e il golden power delle aziende: non figurano invece nel Dl Proroghe il nodo delle concessioni balneari (manca ancora l’accordo nel Governo) e, per il momento, il rinvio delle cartelle esattoriali. Ecco in “pillole” l’ultimo Decreto in via di approvazione:



SMART WORKING
Cade l’obbligo del 50% nella Pubblica Amministrazione

GOLDEN POWER
Rafforzamento delle norme sulla golden power prorogate dal 30 giugno fino al 31 dicembre 2021

DOCUMENTI
Proroga dei termini di validità dei documenti di riconoscimento, patente e carta d’identità di altri 5 mesi, con scadenza non più al 30 aprile ma al 30 settembre

ENTI LOCALI
Il termine per la deliberazione dei rendiconti di gestione relativi all’esercizio 2020 per gli enti locali è prorogato al 31 maggio 2021

COVID-CARCERI
«Le misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 in ambito penitenziario sono prorogate dal 30 aprile al 31 luglio, ovvero fino alla nuova scadenza prevista per lo stato di emergenza»

BILANCI CAMERE COMMERCIO
Scadenza per la presentazione prorogata al 30 giugno 2021

CDM SI RIAGGIORNA ALLE 16.30

Si è conclusa la prima parte del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi: la riunione del Governo Draghi è di fatto in “stand-by” per l’approvazione del Recovery Plan dato che la Ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini ha avanzato la proposta, accordatale, di un ultimo passaggio in Conferenza Unificata con le Regioni per presentare il Fondo complementare di 30 miliardi che accompagnerà il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Cdm si riaggionerà alle ore 16.30, quando dovrebbe a quel punto arrivare definitivamente il via libera al Recovery Plan da iniziare in Europa.

Intanto il Governo ha approvato il decreto legge con la proroga di alcuni termini legislativi come lo smart working potenziato e il golden power: non risultano invece, secondo fonti Rai News, le altre misure previste dalla bozza (ovvero le cartelle esattoriali e le concessioni balneari) ma potrebbero trovare via libera anch’esse nella seconda parte del Cdm questo pomeriggio. Stamane la presidenza portoghese dell’Unione Europea ha annunciato che metterà in calendario l’approvazione dei primi piani di Recovery Fund all’Ecofin dal 18 giugno: «Siamo anche pronti a convocare un Ecofin straordinario l’ultima settimana di giugno per approvare la seconda ondata di piani. Non possiamo perdere altro tempo, dobbiamo rilanciare la ripresa».

RECOVERY PLAN ARRIVA IN CDM

Alle ore 11.30 il Governo Draghi ha convocato il suo 16esimo Consiglio dei Ministri con l’approdo questa volta definitivo del Recovery Plan: dopo la riunione dello scorso 24 aprile, dove il Ministro dell’Economia Daniele Franco aveva presentato la bozza finale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), oggi il varo definitivo con gli ultimi correttivi approntati a seguito della presentazione di Draghi in Parlamento. Entro domani, 30 aprile, il Governo ha intenzione di inviare il testo alla Commissione Ue per l’inizio del lungo iter di verifica e lo sblocco dei primi fondi previsti dal Recovery Fund europeo: secondo le anticipazioni emerse in queste ore da fonti di Palazzo Chigi alle agenzie, è previsto già oggi il via libera del mini-decreto proroghe con in sospeso ancora due nodi fondamentali.

In primis, la proroga dell’invio delle cartelle esattoriali e poi quello delle concessioni balneari (la cui mancata decisione sta provocando da giorni diverse proteste in tutta Italia, fin davanti a Palazzo Chigi). In Cdm oggi è previsto l’arrivo anche del Decreto per la ripartizione effettiva dei 70 miliardi di maxi-scostamento di bilancio dal 2021 al 2033 per tutti i fondi “aggiuntivi” a quelli europei del Next Generation Eu: in questo decreto rientrano anche i 30,6 miliardi di euro del Fondo Complementare al PNRR per 2021-2026, di questi 5 saranno destinati già nel 2021 e recuperati dall’extra deficit già approvato dalle Camere per finanziare il Dl Sostegni Bis (in arrivo la prossima settimana). Il mini-decreto proroghe servirà proprio per ovviare alle scadenze imminenti di fine aprile, in attesa del varo del decreto contenente tutti gli indennizzi da 40 miliardi complessivi di spesa.

INVIO PNRR ALL’UE: LE PROSSIME TAPPE

Rinviata alla prossima settimana la discussione sul coprifuoco e sui possibili allentamenti del Dl Riaperture, il Governo Draghi si appresta a confermare l’impianto finale del testo PNRR approvato da Camera e Senato con larga maggioranza lunedì e martedì scorso. Il pacchetto del Recovery Plan vede 248 miliardi di euro complessivi di spesa: 191,5 miliardi di fondi del Recovery Fund, 30,6 del Fondo complementare in extra deficit e infine ulteriori risorse dal programma React-EU e dalla programmazione di fondi strutturali di investimento Ue. «Il PNRR contribuisce al raggiungimento di tre fondamentali obiettivi: riparare i danni economici e sociali della pandemia; costruire una economia più tecnologicamente e scientificamente avanzata assicurando allo stesso tempo l’inclusione; un cambiamento di lungo periodo con una irreversibile transizione ecologica», ha spiegato ieri il Ministro MEF Franco in una dichiarazione video congiunta con gli omologhi di Francia, Germania e Spagna. Ha poi aggiunto «Le riforme strutturali accresceranno la crescita potenziale e l’occupazione. Un ruolo importante avranno le riforme di contesto, che renderanno l’ambiente istituzionale più favorevole all’attività d’impresa e alla crescita, ad esempio migliorando l’efficienza della pubblica amministrazione e velocizzando i tempi della giustizia civile».

Dopo la presentazione del piano domani, le prossime tappe del Recovery Plan italiano potrebbero vedere entro luglio il 13% del Recovery, gli altri in una seconda tranche a settembre, ha spiegato ieri il commissario europeo al Bilancio, Johannes Hahn, «La logica per erogare i fondi è quella del “chi prima arriva, prima è servito”: il 13% del pre-finanziamento ammonta a circa 45 miliardi». Entro il 31 luglio il via libera del Consiglio Ue ed entro il 30 settembre il pagamento del pre-finanziamento: «La prima finestra si chiuderà nell’estate: se si consegna il piano subito si avrà accesso alla prima provvista sennò si andrà più avanti», ha spiegato Draghi in Parlamento.