Bufera in casa Red Bull e nella F1: è stata aperta un’inchiesta sul team principal Christian Horner. Si tratta di un’indagine interna del team per «comportamenti inappropriati». A diffondere la notizia è stato il quotidiano olandese De Telegraaf, che cita direttamente Red Bull Austria. La vittima che accusa Horner sarebbe dipendente Red Bull. La casa madre ha ammesso l’esistenza dell’inchiesta in una nota. «La società ha avviato un’indagine indipendente», che è «già in corso ed è condotta da un legale esterno specializzato».



La società aggiunge di prendere «tali questioni estremamente sul serio» e assicura che «l’indagine sarà completata non appena possibile». Ma non c’è alcuna fuga in avanti da parte di Red Bull: «Sarebbe inappropriato commentare ulteriormente in questo momento». Interpellato dalla testata olandese, Christian Horner ha respinto le accuse: «Smentisco categoricamente queste affermazioni».



RED BULL, BUFERA SU HORNER A POCHI GIORNI DALLA PRESENTAZIONE

Stando a quanto raccolto da addetti ai lavori della F1, e riportato dal Corriere della Sera, le voci sono emerse durante la gara di sci di Hahnenkamm a Kitzbühel. Tra gli ospiti c’erano diversi responsabili della Formula 1, come Zak Brown (McLaren) e Toto Wolff (Mercedes). Il team di Milton Keynes, reduce da un’annata di dominio assoluto in Formula 1, in cui ha ottenuto vittorie in 21 gran premi su 22, ora vede allungarsi delle ombre su uno dei principali artefici della trionfale cavalcata della scuderia austriaca, il team principal Christian Horner, manager 50enne alla guida del team dal 2005. Le accuse mosse dalla dipendente della Red Bull hanno fatto scattare un’indagine interna della scuderia, peraltro in un momento delicato. Infatti, la presentazione della nuova monoposto del team campione del mondo in carica di F1 è in programma il prossimo 15 febbraio.

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