Red Land (Rosso Istria), diretto da Maximiliano Hernando Bruno

Sabato 10 febbraio, per il Giorno del ricordo, Rai 3 proporrà il titolo cinematografico Red Land (Rosso Istria), in prima serata alle ore 20,35. Il film è di genere storico e drammatico ed è stato realizzato nel 2018 in Italia, con una durata di circa due ore e mezza. Regia, sceneggiatura e produzione sono state curate da Maximiliano Hernando Bruno, interprete argentino che ha curato anche Cugino & cugino e Il leone di vetro. La distribuzione è gestita dalla Whale Pictures, con sceneggiatura di Giovanni Andreotta, montaggio di Marco Spoletini e musiche di Fabrizio Castania.



Il ruolo da protagonista è stato attribuito a Selene Gandini, attrice genovese vista in numerosi spettacoli teatrali e serie televisive. Viene affiancata da Franco Nero, candidato al Golden Globe nel 1968 per Camelot e vincitore di un David di Donatello grazie a Il giorno della civetta. Nel cast anche Geraldine Chaplin, Sandra Ceccarelli, Romeo Grebenšek e Vincenzo Bocciarelli.



La trama di Red Land (Rosso Istria): gli orrori della guerra che portò all’esodo degli istriani

Red Land (Rosso Istria) è ambientato durante la seconda guerra mondiale. Il 25 luglio del 1943, Benito Mussolini viene arrestato e l’8 settembre viene annunciato l’armistizio di Cassibile. L’Italia è in una situazione di confusione e il Regio Esercito non sa più da quale parte stare, con i soldati senza alcun punto di riferimento. Ed ecco che istriani, fiumani, dalmati e giuliani sono alle prese con i partigiani della Jugoslavia di Tito, che fronteggiano i nazifascisti.

In questo scenario, la giovane studentessa dell’Istria Norma Cossetto sta per laurearsi all’Università di Padova. Lei è figlia di un dirigente del partito fascista a Padova e viene violentata a più riprese dai partigiani slavi a causa di motivazioni puramente politiche. Ciò la porta verso una morte cruenta e il film la racconta passo dopo passo, nei minimi particolari. L’obiettivo principale della pellicola è quello di ricordare coloro che hanno perso le loro vite nell’assurda crudeltà di questa guerra.