Come sappiamo una delle misure di welfare messe in campo dal primo governo Conte uno e poi riconfermate da tutti gli altri governi che si sono succeduti negli ultimi cinque anni vale a dire il Conte 2 e il governo Draghi, comprendevano il reddito di cittadinanza che è stato una vera e propria novità inserita all’interno del sistema italiano per potenziare i centri dell’impiego e la selezione di risorse umane. Nonostante questa misura sia stata fortemente contrastata soprattutto nel mondo imprenditoriale che ritiene di doverla mantenere per un costo complessivo annuale di 9 miliardi a fronte di una spesa impiegata male.



Reddito di cittadinanza: cosa farà il centrodestra?

Il centrodestra, con la sola eccezione della Lega Nord che insieme al Movimento 5 stelle ha deciso di attuare il reddito di cittadinanza all’interno di un patto di governo, ha sempre detto di volerlo abolire. Attualmente nella coalizione di centro-destra gli unici partiti che non sono esplicitamente contrari alla gestione del reddito di cittadinanza sono Forza Italia e Lega Nord. Invece il partito che è chiamato a governare, vale a dire Fratelli d’Italia, a contrastato il reddito di cittadinanza sin dalla sua istituzione, affermando che era una misura a deficit e che quei soldi potrebbero essere impiegati in un modo migliore per creare posti di lavoro. Ma in che modo esattamente il partito chiamato governare quindi interverrebbe sui 780 euro garantiti dallo Stato per tutte quelle famiglie che non arrivano a fine mese?



Reddito di cittadinanza: cosa farà il governo Meloni?

Va detto che il reddito di cittadinanza è una misura messa in campo attraverso un patto per il lavoro, i percettori infatti non sono sussidiati dal governo e non percepiscono del denaro che possono spendere come vogliono, ma esistono anche dei codici di comportamento per le modalità di spesa di questi 780 euro che non possono nemmeno essere incassati omessi da parte poiché verrebbero azzerati alla fine del mese giacché, l’unico obiettivo è quello di avere un assegno alimentare che possa garantire la sopravvivenza dei poveri assoluti che sono caratterizzati da una grandissima differenza sociale. Molto spesso chi percepisce il reddito di cittadinanza non ha la possibilità nemmeno di potersi recare in una città dove troverebbe lavoro e quindi il reddito di cittadinanza diventa quasi una necessità.



Dal canto suo però Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, il partito chiamato a governare nella legislatura 2022-2027 ha sempre detto di volerlo abolire soprattutto nella formulazione attuale, di voler attuare un maggiore controllo per comprendere chi sono i reali percettori del reddito di cittadinanza e di volerlo direzionare meglio verso tutte quelle persone che ne hanno davvero bisogno e che soprattutto possono sottoscrivere e mantenere il patto per il lavoro.

Questo è il motivo per cui molti elettori hanno deciso di votare nuovamente il MoVimento 5 stelle, perché non esiste una reale strategia di modifica del reddito di cittadinanza da parte del centro-destra che ha più anime in contrasto tra loro punto è molto probabile comunque che il nuovo governo possa eliminare letteralmente questa voce in favore di altre misure che sono necessarie ad esempio i fondi da trovare per sostenere le imprese caratterizzate da una spesa maggiore per l’energia che, a partire da ottobre 2022, subirà un aumento del 59%, rispetto all’aumento già effettuato in 12 mesi di ben oltre il 700% per il gas e il 500 % per l’energia elettrica. Corrono dunque tempi durissimi e, a rimetterci di più potrebbero essere i poveri.