Scandalo a Napoli, dove la Guardia di Finanza ha sporto denuncia nei confronti di 298 persone per avere percepito il reddito di cittadinanza nel periodo compreso fra settembre 2020 e maggio 2021 pur non possedendo i requisiti richiesti per il suo ottenimento. A rendere il fardello ancor più pesante è la presenza, all’interno di questo nutrito novero, di soggetti che erano evasi dagli arresti domiciliari pur di avanzare la propria istanza (otto individui in tutto) e di una persona di Frattamaggiore che l’ha presentata mentre si trovava dietro le sbarre, presso il carcere ubicato a Santa Maria Capua Vetere.



Secondo le prime quantificazioni che giungono direttamente dall’Inps, il danno arrecato all’istituto dai denunciati è pari all’incirca ai 2,5 milioni di euro, tanto che per gli evasi e i carcerati che hanno beneficiato di tale sussidio è scattata immediatamente la revoca del beneficio, con denuncia per truffa ai danni dello Stato. L’attività investigativa è stata condotta dalle Fiamme Gialle del gruppo di Frattamaggiore, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli nord e la collaborazione dell’Inps.



REDDITO DI CITTADINANZA IRREGOLARE, GIORGIA MELONI: “BASTA POLITICHE SCELLERATE”

In merito alla truffa ai danni dello Stato italiano da parte delle 298 persone che hanno richiesto il reddito di cittadinanza senza avere i requisiti per effettuare la domanda, va aggiunto che i finanzieri di Frattamaggiore hanno individuato una concentrazione di richieste irregolari nell’area nord della provincia del capoluogo. Un episodio che ha fatto e sta facendo discutere anche in termini di politica nazionale, come si può evincere dalle prime reazioni alla notizia da parte degli esponenti dei partiti italiani, fra cui Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia. Quest’ultima, sul proprio profilo Facebook ha pubblicato il seguente commento: “Ancora scandali legati al reddito di cittadinanza. A Napoli e Vicenza, sono stati scovati numerosi soggetti che percepivano indebitamente il Reddito di cittadinanza: uno di loro era pure detenuto. Basta assistenzialismo e politiche scellerate: l’Italia ha bisogno di lavoro, non di marchette elettorali”.

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