La battaglia per il reddito di cittadinanza in Germania è cominciata. Come promesso, i democristiani hanno bloccato la proposta al Bundesrat dopo che la proposta di legge era stata approvata la settimana scorsa al Bundestag. I Land guidati da Cdu-Csu hanno votato contro l’introduzione dell’aiuto sociale dopo il fallimento della trattativa tra maggioranza e opposizione. Sono due i nodi da sciogliere: gli obblighi collaterali per i percettori del sussidio, minori dell’attuale Hartz IV, e 60mila euro di patrimonio come tetto massimo non conteggiabile nella domanda per il cosiddetto Bürgergeld. Per i cristiano-democratici «manca il dovere della performance per i beneficiari mentre il limite sui beni intestati è troppo alto e non invoglia la ricerca del lavoro». Quindi, bisogna ripartire da zero, mentre il tempo stringe.
Se la legge non verrà approvata entro la fine del mese, sarà impossibile far entrare in vigore la misura entro il prossimo 1 gennaio, come auspicava il ministro del Lavoro Hubertus Heil della Spd. Il comitato di mediazione formato da 32 parlamentari (metà del Bundestag e metà del Bundesrat) si riunirà per provare a trovare un compromesso. Se i negoziati avranno successo, il testo revisionato potrà essere inviato ai deputati del Bundestag per l’approvazione, poi il Bundesrat potrà procedere con la ratifica definitiva.
COME FUNZIONA IL REDDITO DI CITTADINANZA PROPOSTO IN GERMANIA
La proposta iniziale sul reddito di cittadinanza, descritta come la più grande riforma sociale in Germania degli ultimi anni, prevedeva un sussidio mensile di 502 euro destinati ai disoccupati di lunga durata. In particolare, è pensato per le persone di età pari o superiore a 15 anni che sono “idonee al lavoro”; persone bisognose di assistenza di età inferiore a 15 anni e superiore a 65 anni; persone che non sono in grado di coprire da sole i propri costi di vita; persone le cui prestazioni ai sensi dell’ALG I sono giunte a termine. L’aliquota standard del sostegno al reddito di base passerebbe da 449 a 502 euro. Gli adulti che vivono con il partner riceverebbero 451 euro. Come evidenziato da Sudwest Presse, i giovani dai 14 anni in su riceverebbe 420 euro, i bambini dai 6 ai 14 anni 348 euro e i minori di 6 anni 318 euro. Il condizionale è d’obbligo alla luce delle discussioni politiche in corso. L’idea è di erogare il reddito di cittadinanza per sei mesi, poi va presentata una nuova domanda. L’importo erogato viene calcolato tenendo conto del costo della vita, di affitto, del reddito e del proprio patrimonio (e di quello di coniugi o conviventi). Ma il patrimonio verrebbe esaminato solo dopo che il reddito di cittadinanza viene versato per due anni, in modo da ridurre la burocrazia. Per la stessa durata, i costi dell’alloggio saranno riconosciuti per due anni senza un limite massimo. Solo in seguito si applicano le attuali linee guida per lo spazio abitativo e l’affitto. Quindi, nei primi due anni, le prestazioni vengono concesse se non ci sono “beni consistenti”. In questo caso, il limite di 60mila euro si applica all’effettivo beneficiario della prestazione e di 30mila euro a ogni ulteriore persona della comunità di bisogno. Inoltre, non viene più verificato se l’auto o l’appartamento di proprietà della persona siano adeguati.
I TAGLI E LE RIDUZIONI PREVISTE DAL REDDITO DI CITTADINANZA IN GERMANIA
Un altro aspetto controverso del reddito di cittadinanza proposto in Germania riguarda il “denaro extra”. Chi ha un lavoro che non copre le spese può comunque ricevere il sussidio, con dei limiti appositi. Il progetto del ministro del Lavoro Hubertus Heil prevede che le persone in cerca di lavoro concordino un piano di cooperazione con i centri per l’impiego. All’inizio è previsto un “periodo di fiducia” di 6 mesi, durante il quale i beneficiari rischiano solo di subire tagli limitati ai sussidi, se ad esempio mancano ripetutamente un appuntamento al centro per l’impiego. In questo caso, infatti, è prevista una riduzione del 10% delle prestazioni. Dopo i sei mesi, c’è anche la minaccia di ulteriori riduzioni dei benefici in caso di una cosiddetta violazione del dovere, ad esempio se la persona interessata non accetta un lavoro ritenuto ragionevole. Al primo no le prestazioni vengono ridotte del 20%, al secondo del 30%. Non sono più consentite detrazioni dalle spese di alloggio. Il nuovo reddito di cittadinanza sostituirà Hartz IV (ALG II) e non si applicherà ai pensionati, per i quali si pensa ad un sostegno differente.