Il Reddito di cittadinanza sta per cambiare, con il Governo già al lavoro per ridurre da 10 a 5 (o addirittura 2 anni) la soglia di residenza, ampliando così la platea degli aventi diritto. Le anticipazioni relative alle novità (attualmente in fase di valutazione, dunque non ancora da interpretare in via definitiva) della misura economica hanno trovato spazio nelle scorse ore sulle colonne dell'”Huffington Post”. La prima di esse è relativa ai criteri d’accesso per gli stranieri: come accennavamo poco fa, si ipotizza di dimezzare o, comunque, diminuire la cosiddetta soglia di residenza. In buona sostanza, sarà sufficiente essere residenti da cinque o da due anni in Italia per chiedere il reddito di cittadinanza.
Tuttavia, la revisione sarà relativa anche ad altri criteri di accesso: la sociologa Chiara Saraceno, presidente del Comitato tecnico-scientifico per la valutazione del Reddito di cittadinanza, ha spiegato che si punta al contrasto della discriminazione nei confronti dei minorenni. “Oggi – ha dichiarato – nell’accesso al Reddito sono privilegiate le piccole famiglie, fatte da adulti, mentre sono spesso escluse quelle numerose, con figli minorenni, dove risiede la concentrazione più alta della povertà. Questa contraddizione va superata: una riflessione che stiamo facendo è quello di abbassare la quota base e fare una scala di equivalenza meno contraddittoria”.
REDDITO DI CITTADINANZA: PORTARE LAVORO A CHI NON NE HA
In merito al Reddito di cittadinanza, l'”Huffington Post” ha spiegato che un’altra grande finalità da conseguire sarà portare lavoro a chi non ne ha uno. “Uno degli aspetti su cui stiamo lavorando – ha aggiunto Saraceno – è cosa fare per rendere i beneficiari del reddito più occupabili, partendo dalle situazioni più critiche. Dobbiamo capire come accompagnare i beneficiari del Reddito verso il mondo occupazionale. La narrazione pubblica delle ultime settimane è chi prende il reddito è un nullafacente che rifiuta le proposte di lavoro, ma è alquanto improbabile rifiutare un’occupazione per dividersi 500 euro, il valore medio del Reddito, tra tre o quattro persone. Il tema è come agganciarli alle politiche attive”.
Inoltre, oggi si può rifiutare un’occupazione se è inferiore ai tre mesi e non è caratterizzata da un salario adeguato. Ora si punta ad abbassare la soglia dei tre mesi, mantenendo però la sospensione: uno stagionale potrà lavorare ad esempio per un mese e poi ritornare a prendere il Reddito di cittadinanza regolarmente.